Trasferta insidiosa in casa Planet che si appresta ad
affrontare la scorbutica squadra di Ozieri conosciuta nell’ambiente più che per
il calcio giocato per i calci e il gioco duro al limite del regolamento,gli
arancio si presentano pronti a dar battaglia e a vender cara la pelle nonché
vogliosi di riscattare la bruciante sconfitta dell’andata e desiderosi di
consolidare la propria posizione in classifica. La formazione non prevede
grossi stravolgimenti e il Mister
appronta l’ormai consolidato e collaudato 4-1-3-2 così schierato : The Burger King Spanu in porta, centrali il granitico Agostam alla
sua prima trasferta in quel di San Nicola coadiuvato dal consueto compagno di
reparto Capitan Murittu ,laterali Manuele Demuro a sinistra e Andrea Vespiglia
Pirasa a destra,davanti la difesa il baritono invasato di scusate son Sando
Fadda. Centrocampo con la classe di camparihno Pastore a dettare i tempi di gioco
spalleggiato dal duetto dalle mille risorse Paoletto Brundu e Gabriele Angioi.
In avanti il duo cacao meraviglhiao Ninho Vandi con Super Mattia Ferioman
Deliperi. A disposizione oltre al Mister Sgarellao troviamo: Testoni,Nanni
Michael Piras ,la bionda boccolosa più famosa della Sardegna Ich Gaspar Nusa al
suo rientro e per onor di firma German Kempes. Pronti via e gli avversari non
nascondono il proprio credo colpendo duro a ripetizione i nostri giocatori più
funambolici ,la nostra tecnica è superiore ma la loro tattica ostruzionistica
fa si che il primo tempo termini a reti inviolate nonostante un palo colpito
dal nostro sempre verde Marco Pastore con un tiro insidioso scoccato
dall’altezza del calcio d’angolo e una proverbiale veronica di Mattia che lambisce
il palo a portiere battuto. Il resto è pura accademia Planet nel gestire la
gara e tenere a freno i bollenti spiriti per far si che una gara di calcio non si
trasformi in pura gazzarra. Si rientra negli spogliatoi consci che il risultato
è a portata di mano ma memori delle ingenuità patite nel girone d’andata si è cauti
nell’affrontare come gestire il secondo tempo. La tattica giusta sembrerebbe
quella di aspettare l’occasione propizia senza dover dare il fianco
all’avversario. Mister Sgarellao cerca col suo taccuino ormai imbrattato di
schemi di definire quello vincente catechizzando a dovere tutti i giocatori e
impartendo ogni singolo movimento da
effettuare in campo. Inizia la seconda fase ,sulla falsa riga della
prima,Gabriele che subisce il centesimo fallo,Pastore che viene continuamente
tirato per la maglietta,i due puntero minacciati ogni qual volta prendono
palla,ma noi dalla nostra abbiamo Sandro Fadda che è pronto ad iniziare una
faida in terra nemica anche se sembra predicare nel deserto. La Planet ha sempre il baricentro alto e
il controllo delle azioni ed in una di queste passa meritatamente in vantaggio
con l’ormai ritrovato Ninho che grazie ad un imbucata si trova a tu per tu col
portiere per trafiggerlo freddamente tra le braccia protese in un vano tuffo. A
questo punto succede una situazione tragicomica, forse dettata dal clima
carnevalesco, nel quale un giocatore di casa in pieno rispetto del fair-play cerca di far fallo al nostro bomber nonostante
abbia già segnato e sia esultante braccia al cielo e non contento di ciò rifila
una manata al nostro tamburino Paoletto. Morale Planet avanti 1-0 e dieci
contro dieci in quanto l’arbitro è costretto ad esibire due cartellini
rossi,uno all’avversario reo di aver dato un pugno a Paoletto e uno proprio a
quest’ultimo per essersi prestato come pungiball inerme all’avversario. Il gol non fiacca l'animosità
Planet che è pronta e affila le armi per la corrida finale. Peccato che gli avversari non si dimostrino dei veri tori,son pronti ad
offendere ogni qual volta l’arbitro è voltato, ed agnellini quando l’arbitro è
vicino ma sopratutto polli nell’occasione del raddoppio che li vede tutti
protesi in avanti per farsi trafiggere nella più classica azione di contropiede
dall’abilità del leprotto Mattia. A questo punto Sgareriksson decreta che può
bastare così,inserendo la calma olimpica di Nanni Piras per salvaguardare,dalla
caccia all’uomo, il nostro patrimonio dell’umanità Ninho . Tra una protesta,un ennesimo
calcione rifilato a Gabriele,contropiedi sbagliati e fuorigioco mal applicati o
mal fischiati si arriva alla fine dove il direttore di gara concede un rigore
generoso ai tutti neri di Ozieri che segnano e ci danno la certezza che Fabio
era presente al campo. Triplice fischio,strette di mano come da copione e
arrivederci al prossimo anno. La Planet ,dopo aver calato il poker di vittorie in
quel di San Mauro ,saluta Ozieri con la classica manita e si riscopre essere
una delle squadre più vincenti del girone di ritorno e per festeggiare ciò ,col
cinghiale sul cofano, ci dirigiamo ad affrontare la prova più impegnativa, il
terzo tempo nel consueto Ex.Mo Cafè sapendo di avere ancora l’asso nella manica
da calare,il nostro Ich Gaspar Nusa che
prende in mano la situazione e ci trasporta dritti dritti in un fiume ambrato senza ritorno … O meglio, al calar delle tenebre a casa si
rientra,con quella leggerezza di avere un altro scalpo in mano e litri di
alcool in corpo per cui “Non ci resta che ridere …”
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