PLANET SOCCER SASSARI
mercoledì 7 maggio 2014
Rimandati anche in matematica e medicina ...
La Planet si presenta al comunale di Codrongianos con la
rosa all’osso ma come suo costume pur nelle difficoltà pronta a vender cara
la pelle . La cronaca è troppo ricca di episodi, vedi il risultato, per essere
narrata ed è giusto che rimanga nella memoria di chi ha affrontato la gara
odierna. Condividiamo solo le due chicche della giornata: La prima che noi non
dobbiamo giocare in seguito un turno di coppa perché dobbiamo ancora prendere
coscienza della regola che vige, solo ed esclusivamente, nelle coppe europee
dove i gol in trasferta valgono doppio perché ragionando in questi termini a fine
gara qualcuno, dopo questo risultato roboante, è convinto che avessimo perlomeno pareggiato e io personalmente preferisco farglielo credere. La seconda che all’interno
della squadra l’organizzazione deve sapere che abbiamo due medici affermati tal
Dottor in minciologia e aliti avvinazzati Sandro so tutto io Fadda e lo specialista Medico in Vespologia Andrea
Piras e solo per aver individuato uno stato di stitichezza dell’arbitro odierno e
l’averlo invitato ad andare a cagare non possono esser allontanati dal campo, per abuso della professione, senza che perlomeno venga apprezzata
la bontà del loro giudizio di natura essenzialmente scientifica. Per giustezza diamo atto
alla doppietta di Mattia, al ritorno al gol di Max e al battesimo tra i marcatori
di Alex Chiodino come note positive, lamentando, purtroppo, l’ennesimo infortunio serio di un nostro
atleta nonché giocatore cardine e imprescindibile, dentro e fuori dal campo,
Marco Pastore al quale rivolgiamo il più grosso in bocca al lupo per essere al
nostro fianco al più presto possibile. Infine ma non per importanza ringrazio
pubblicamente i dodici leoni, poi undici, dieci, nove, otto di sabato che si
sono battuti per la causa Planet che per
l’occasione perdono il loro nick name per dar risalto alla loro vera identità di uomini, prima che di giocatori, che non può venir offuscata da un risultato negativo: Fabio Spanu, Marcello Sanna, Germano
Cassano, Alessandro Chiodino, Agostino Troisi, Daniele Murittu, Mattia
Deliperi, Sandro Fadda, Max, Marco Pastore, Alessio Vandi e Andrea Piras.
Aspettando il digestivo di sabato possiamo chiedere il contoooooooo ….
mercoledì 30 aprile 2014
La Planet a ripezione d'inglese ...
Chi vince festeggia chi perde spiega: La Planet abbandonata
l’idea di vera outsider del girone affronta l’ostica gara odierna con la
rinfrancata e lanciata nonché vincitrice dello scorso torneo English Centre
United. Il campo della sfida è il comunale di Cargeghe, che per i senatori della
Planet è memore di un epico duello
contro l’allora Emmebi Football che ebbe come epilogo il più amaro della
decennale storia sassarese relegandoci ad un bruciante seconda posizione, non meritevole, in campionato, ma
oggi l’avversario di turno è rappresentato dai coloni inglesi per cui è tutta
un’altra storia. Bisogna dare atto che il calcio British ha sempre il suo
fascino e leggerezza, infatti i locali si presentano al campo solo all’ultimo
istante come da tradizione, dopo un lauto pranzo probabilmente al Mc Donald’s sicuramente
accompagnato dalla bionda per eccellenza. Finalmente si gioca contro nostri
pari età che come noi si rifiutano dei ritiri dentro settimana dedicati agli
allenamenti per incontrarsi il sabato con l’unico scopo di dare due calci al
pallone tra amici ,senza disdegnare il risultato,venerando e aspettando con
ansia non il fischio iniziale ma la novella del terzo tempo. Si inizia con la
Planet cosi disposta: Sannalatela in porta, difesa affidata a Cherlie quasi
Temple Gaspar con Agostam al centro, Kempes Cassano a sinistra e a destra
Marcello, perché nel corpo umano esistono gli adduttori, Sanna. Centrocampo una
botta di giovinezza Alex Chiodino affiancato però da suo papà incudine Pastore
coadiuvato dal martello Paoletto, esterni da una parte slot Deliperi e
dall’altra Angioi. Di punta si gioca al buio(ndr Max). A disposizione del
Mister Sgarerikson Capitan Murittu e Andrea Pirasa. Ad arbitrare l’incontro
Tony Blair coadiuvato dagli assistenti Margaret Thatcher e Winston Churchill per l’occasione,
entrambi, inspiegabilmente assenti forse osteggiati dal quarto uomo tal Harry
Potter della sezione di Pirri. La prima
mezzora è tutta a tinte nero arancio, per l’occorrenza blu, con azioni ficcanti da destra a sinistra che
ci portano alla conclusione a più riprese, prima con Max che sbaglia un gol
clamoroso, ma questo non fa testo, poi con Chiodino che dopo una bella
incursione si fa ipnotizzare dal portiere, successivamente ancora con una
doppia conclusione di Mattia e con il solito tiro beffardo di Pastore che per
un non nulla manca la marcatura. Gli abili avversari che fino a quel momento si
prestavano al gioco Planet con un cenno del capo cambiano strategia e
cominciano a scambiarsi pizzinni di gioco in pura madrelingua inglese mandando in
confusione i trasferisti sassaresi. In un attimo si passa dalla mirinzana in
forru di Santoni a We are the champions dei Queen. Questo cambiamento genera
uno squilibrio ormonale all’unico
fuoriclasse della gara che si atteggia da professionista serio e
affermato distribuendo cartellini con relativi scontrini fiscali che decreta la
fine del tempo. English 0 Planet 0. La seconda metà di gara nasce sulla falsariga
del finale di tempo,dove i locali fanno valere tutta la loro notevole
esperienza capendo il nostro punto di rottura infatti a seguito di una tangente
al bravo Gaspa a suon di 0.20 promesse a fine gara si fanno consegnar palla al
limite dell’aria per segnare il gol dell’ 1-0 cogliendo tutta la difesa arancio
in bambola. La Planet avrebbe un occasionissima per poter subito pareggiare i
conti ma dopo una serpentina di Chiodino che semina il panico nella difesa
locale scarica una palla solo da soffiare aggiungo con qualsiasi parte del
corpo, al non so cosa ti è successo Max, che dalla linea di porta riesce
incredibilmente a scaraventarla sopra la traversa di qualche metro. Ad oggi una
folta rappresentanza di ingegneri sono
ancora impegnati nella galleria del vento per cercare di trovare una
spiegazione della traiettoria data alla palla dal colored sassarese che dopo
questa conclusione viene bersagliato da numerosi insulti da parte dei compagni
di squadra , osannato da un casco di banane dai tifosi locali e apostrofato
dai più forbiti avversari che danno la loro sentenza in puro glamour inglese
“chisthu va propriu li pedi tondi e lu culu sarraddu”. Dopo questa mega-super-stra-facile palla
gol gli oriundi di casa giocano sulle ali dell’entusiasmo facendo valere la
loro “giovane età” sciorinando un calcio semplice ma al tempo stesso essenziale
ed efficace, che è sinonimo di ordine ed esperienza, fatto di passaggi a modi
tiki taka ma senza mai disdegnare la più classica e rinomata per il nostro
calcio palla alla viva il parroco, e in
men che non si dica li proietta ad acquisire il doppio vantaggio grazie ad un
abile marcatura del loro avanti che pone il The end alla gara. La Planet cerca
di reagire,ma non ha né forza né testa, e il muro eretto dai locali è una vera
roccaforte capitanata dal loro leader difensivo non con la fascia al braccio ma
in maniera molto vintage sulla testa
vincendo tutti i duelli con il nostro attaccante che attraversa un periodo o
meglio è sempre stato nero. L’arbitro fischia la fine di una bella partita dai
due volti tra due squadre finalmente amatoriali che si son rispettate e
divertite in un sabato che trova la giusta collocazione in un bar al centro del
paese per gemellare i colori delle maglie e condividere i momenti più belli del
match che vedono come da copione finale il più classico dei risultati inglesi
English 2 Planet 0. To be or
not to be that is the question …
mercoledì 16 aprile 2014
Pochi centimetri che fanno molta differenza ...
La Planet si presenta al Baddimannita Stadium con l’intento di dimenticare la
bruciante sconfitta del turno precedente maturata in quel di Pattada dove
rimane ancora vivo il ricordo del gol-no gol non convalidato e del gol annullato per fuorigioco
si fuorigioco no, insomma questione di centimetri , che avrebbero reso meno amara la trasferta e ringalluzzito l’avara
classifica. Purtroppo, per questo turno, il gregge rimane incustodito del suo Pastore ,mattatore
dell’ultimo periodo, e per il nostro attacco già asfittico dalla partenza del
Ninho rappresenta un assenza di peso. Sgareriksson fedele al suo credo guarda
gli uomini che ha a disposizione e imbastisce la formazione per cercare di rendere
la vita amara ai venezuelani del Caracas che, per la cronaca, hanno
spadroneggiato nell’altro girone. Formazione: Sannalatela in porta, difesa
affidata a Capitan Murittu che vuole contendere al recordman Angioi il tempo di
recupero da una normale influenza fissato in tre settimane, a dare man forte
AulinStam Troisi al centro, momendol Cassano a sinistra e a destra sempre più
Cherlie Temple Socrates Luiu. Centrocampo con una botta di giovinezza Alex Chiodino
affiancato da Paoletto a cui viene affidato il compito di controllare il paraurti
di Angioi a cui viene concessa piena
libertà d’azione. Interditore o interfono lo spauracchio di Sandro Fadda. In
avanti una volta segnavo Deliperi affiancato da io non ho mai segnato Max. Su
quest’ultimo, lasciato rigorosamente all’antidoping, nutriamo ancora seri dubbi
se fosse il vero Max o se per la fretta in quel di corte Santa Maria si sia scambiato il diavolo per l’acqua santa. A
disposizione: Marcello, Pirasa per onor di firma e la mascotte Alessio. Si
inizia e dopo 40 minuti si può solo apprezzare una conclusione di Mattia che
giunto a tu per tu col portiere si fa incantare per sbagliare una facile
occasione. Fine di un brutto primo tempo dove rimangono in presse nella mente solo
il gran vociare collettivo ,lamentele, proteste inutili e sterili ,attacchi
verbali e personali a più riprese al nostro colored e niente più. Morale Coro
dell’antoniano 0 voci bianche 0. Nello
spogliatoio il Mister cerca di dare la giusta carica indicandoci la strada da
seguire perché in tal deserto non è difficile far meglio pur avendo davanti la
squadra accreditata alla vittoria finale. Inizia la ripresa sulla falsa riga
del primo tempo, la partita è sonnacchiosa noi siamo guardinghi e fin troppo reverenziali
al cospetto della prima della classe che non dimostra nulla della sua forza .
Il Caracas non fa niente per meritare il vantaggio a parte un timido traversone
nel quale con la complicità del nostro estremo che non intendendosi con German
Kempes va a smanacciare una palla
innocua proprio sulla schiena dell’almanacco calcistico facendola lentamente rotolare verso la linea
di porta ma prima che la stessa tocchi la linea e men che meno la varchi, questione di centimetri, viene
sospinta in calcio d’angolo dallo stesso. Sembrerebbe un azione priva di
significato ma è l’azione che decide il match infatti l’arbitro “ben appostato” sulla trequarti vede
in maniera netta e perentoria il gol, per la gioia dei venezuelani che in preda ad una crisi
di antisportività generalizzata cominciano ad esultare e a mascherarsi a festa
neanche fosse il carnevale di Rio. Si rimette palla al
centro con un gol, questa volta sicuramente non gol, sul groppone da recuperare
ma non si assiste a niente di che oltre che ad un gioco spezzettato e
frammentato, qualche fuorigioco dubbio fischiato per interrompere qualche bella
trama e la baraonda di giocatori urlanti
che entrano ed escono a loro piacimento dalla panchina avversaria per decretare
il vincitore della corrida di Corrado. Dopo quattro minuti di recupero e tre palloni persi
nelle campagnette limitrofe l’arbitro fischia la fine delle ostilità. Adesso
gli avversari fanno venia per il gol convalidato e questo sicuramente a livello
di stile li fa precipitare e perdere della mia considerazione ma per vincere i
campionati bisogna essere furbi e loro hanno dimostrato di esserlo al momento
giusto vedendosi proiettati in cima alla classifica. Noi, con la nostra dignità
che un pallone non può offuscare, andiamo a rinfrescare le nostre ugole dopo
aver stappato le orecchie all’ Ex…Mo cafè dove tra una birretta ed un'altra un
paraurti toccato e l’andi e rivieni dei veri macchi sassaresi aspettiamo con
ansia l’estrazione del lotto che sancisce la vittoria del secondo e terzo
premio della lotteria pasquale e come la tradizione Planet vuole non si smentisce rimanendo tabù l’agognato primo premio . Dopo la
lunga presidenza di er Pinna, la breve di Capitan Murittu e l’interregno di el
Ninho sotto a chi tocca a sfatare il mito …
mercoledì 9 aprile 2014
Sotto l'acquazzone una sconfitta che brucia ...
La Planet si
presenta all’inedita sfida contro la Pattadese con l’entusiasmo che ormai
ricercava da oltre un anno quello di girovagare per nuovi campetti di periferia
e di confrontarsi con nuove realtà calcistiche. Purtroppo l’attesa, sul primo
versante, è stata vana perché l’impianto
di gioco di Pattada, vuoi per le abbondanti e continuative piogge degli ultimi giorni,
vuoi per le dimensioni molto ridotte del rettangolo di gioco mal si sposava per
interpretare una partita di calcio con la C maiuscola. Partiamo con la cronaca: Si arriva a Pattada con l’incognita se far
disputare la gara o meno, con i ragazzi sassaresi che lasciatosi alle spalle un
pallido sole preferirebbero rientrare anticipatamente a casa e i locali che
vedono nel loro fortino le giuste condizioni per giocare. La palla passa
all’arbitro che memore del chilometraggio fatto da Alghero per giungere in loco
trova solo in questo la giusta motivazione per dar vita alla disputa. I ragazzi di
Sgarella cominciano a prendere in seria considerazione l’idea che si debba
giocare ed iniziano la fase di riscaldamento dove si capisce fin da subito che
sarà difficile dar vita ad una bella gara perché le condizioni del terreno col
calpestio vanno via via a peggiorare trasformandolo in un autentica risaia con
angoli paludosi e vertici melmosi. Ecco
allora gli undici che iniziano la gara : Sannalatela in porta, difesa a quattro
con il rientrante ma febbricitante Capitan Murittu coadiuvato da Agostam alla
sua seconda trasferta fuori dal circondario sassarese, esterni bob cat Pirasa e
caterpillar Cassano, davanti la difesa l’onnipresente Sandro Fadda, centrocampo
affidato al trio Pastore-Brundu-Angioi. In avanti slot machine Deliperi con
l’arrembante dalle polveri bagnate Bruno Max Nieddu. A disposizione : Manuele e
Alessio. Si inizia e per gli anziani del gruppo sembrerebbe un déià vu della
classiche partite da regionali Planet dove si attacca a testa bassa sembrando
che l’unico avversario da vincere sia il tempo. Si è esagitati, carichi
oltremisura, si va a mille nonostante il campo sia un pantano e la palla stessa
determina che bisogna rallentare e ragionare, rotolando poco e finendo spesso per
arrestare, inevitabilmente, la sua corsa nell'acqua. Si creano
diverse buone palle gol che non si concretizzano per un inezia o malasorte. Gli
avversari dotati di scafandri e cingolati migliori dei nostri rimangono a
guardare aspettando la calma dopo la tempesta. Il campo contribuisce perché il
gioco sia maschio e gli interventi al limite del regolamento. Dopo 40 minuti di
bel calcio Planet si va negli spogliatoi con un pugno di mosche e due spigole
pescate dai ragazzi in panchina nel torrente in piena che scorreva ai loro lati. Negli spogliatoi si capisce che le condizioni climatiche non sembrano
avvantaggiarci ma si deve cercare di far fronte a tutte le situazioni senza per
forza farne una scusante. Si entra per la ripresa ancora più determinati e
caparbi di far nostra la partita. Il
Mister appronta la prima sostituzione di
Pirasa per Emanuele. Il match staziona stabilmente nell’acquitrino ospite e per
la difesa sassarese sembrerebbe un sabato di relativa tranquillità. Forse questa
rilassatezza genera il vero problema infatti a seguito di un volo d’angelo di
Capitan Murittu e di una standing ovation per un carpiato stile Cagnotto di Agostam
nelle piscine messe a loro disposizione o forse a causa della pioggerellina
fitta fitta “chissa chi infondhi un bè”
mista a nebbia che di tanto in tanto faceva capolino, i meccanismi
difensivi si inceppano e da un rinvio che va a tagliare il campo da destra a
sinistra come nel film tre uomini e una gamba da sotto la sabbia emerge un
avanti locale che fulmina l’immobile difesa sassarese. Senza renderci conto e
senza merito siamo sotto 1-0. Palla al centro, ci buttiamo in avanti a
capofitto ed in men che non si dica
pareggiamo la gara con Max che è abile a sfruttare un assist di Angioi e
deposita in gol la più facile delle occasioni, tutti d’accordo tranne l’arbitro
che annulla per un fuorigioco millimetrico ai più dubbio o per meglio dire
inesistente. Neanche il tempo di riorganizzare
le idee e di materializzare la cocente delusione per il pari non convalidato
che da un'altra palla senza nessuna credenziale subiamo il 2-0. Mea culpa di
tutta la retroguardia arancio che appare appannata, fragile ed incerta
oltremisura. A questo punto Sgarella intuisce la mossa necessaria per
sovvertire l’andamento della gara, maschera boccaglio e pinne a tutti,
diventando arrembanti seppur disordinati creando con azioni in movimento o con
calci da fermo numerose opportunità ma senza raccogliere nessun frutto neanche un barattolino di ricci. I locali, dal canto loro, si dimostrano abili pallanuotisti a
proprio agio in queste condizioni limite e arcigni nel mettere sempre il
classico piedino per interrompere in tutte
le maniere lecite o illecite le nostre trame di gioco e designati dalla buona
sorte dove non arrivano loro c’è sempre una barriera corallina che rallenta il
nostro sbarco. Quando si entra negli ultimi cinque minuti e adesso il tempo è il nostro principale avversario aumentiamo l’arrembaggio
con tutti gli effettivi a disposizione e giustamente accorciamo le distanze con
Angioi che dall’altezza del dischetto non fallisce la rasoiata del 2-1.
Giochiamo gli ultimi tre minuti come i salmoni che devono risalire la corrente
e all’ultimo istante da un colpo di testa di Max succede quello che ciascun
arbitro non vorrebbe mai trovarsi di fronte la decisione all’ultimo secondo di
una palla che aleggia sulla linea di porta gol- non gol senza l'ausilio del giudice di porta. Qualsiasi decisione
presa sa che andrà a generare polemiche ma lui si professa ben piazzato e decide in una
serata da dimenticare per i ragazzi sassaresi per il non gol decretando la fine
delle ostilità. A questo punto siamo come la paranza super impanati dal fango e
fritti dall’inatteso risultato. Le aspettative erano tante come la delusione e il
rammarico che si respira nello spogliatoio. Il calcio sancisce la sua sentenza
nel rettangolo di gioco e bisogna prenderne atto anche se in coscienza si
intuisce che in condizioni normali poteva esserci un altro epilogo, ma i se e
ma non cambiano la sostanza dei fatti. Dimenticata, o messa a sopire, la
cocente sconfitta i ragazzi di Pattada ci invitano nel loro hangar per un
interessante terzo tempo a colpi di birra e salsiccia che ristabiliscono
l’armonia tra le squadre.
Dopo aver fatto il pieno, mestamente, i più si recano all’ Ex.Mo…cafè per
leccarsi le ferite e per ricaricare le pile pronti a dar battaglia fin dalla prossima
partita che ci vede opposti alla prima del girone blu per cui le motivazioni son facili da trovare. Non si molla fino alla fine …
mercoledì 2 aprile 2014
Un punto alla Planet, uno al Depo e uno al vento ...
Giornata da
gita scolastica e relax mentale per gli uomini arancio dopo l’importante
traguardo strappato la settimana precedente nella brillante trasferta di
Florinas, ma al Baddimannita stadium non è tempo di bilanci e amarcord perché l’avversario di turno è lo storico e
blasonato Deportivo Turritano anch’esso reduce da un eccellente stagione che
l’ha visto primeggiare e contendersi, come ormai da anni, lo scettro del girone
con l’altra forza e accreditata alla vittoria finale Ale Castiglia, per cui
i presupposti per una gara effervescente e ricca di spunti ci son tutti. La
pretattica del nostro Mister è tutta da scoprire si è in attesa di capire se è
appagato dal risultato ottenuto o se come a più riprese ha ribadito non gli
piace perdere neanche a briscola con gli amici al bar. Sin dalla presentazione
della partita si intuisce che non ha intenzione di lasciare niente sul piatto
ed è particolarmente incazzato perché la piovosa giornata di venerdì gli ha
fatto slittare molte consegne per cui senza scherzare manda tutti a scaldare
senza annunciare gli undici da mandare in campo. L’arbitro incombe e richiede
la lista gara per cui consegnata la
distinta svelato il mistero e svelata la formazione :Bentornato 1° Fabio in
porta, Bentornato 2° Cassano a sinistra Andrea Cremonini 50 Special Pirasa a
destra, centrali i due vatussi Fadda con Agostam, centrocampo a quattro ,sulle fasce
Bentornato 3° Corongiu a sinistra, a destra lo stakanovista Angioi, in cabina
di regia Marco new look Pastore con il guardia spalle Paoletto. In avanti la
coppia più variopinta del campionato che hanno dato vita ad una celeberrima
barzelletta della mia infanzia Tor…nado Bianco con no rimasto Nero…Max, tra
l’altro il primo cugino di primo grado di Bentornato 1°-2° e 3°. A disposizione
a parte tanto vento, il cronista ed il Mister abbiamo Cherlie Gaspa Temple
nella versione riccioli d’oro, Marcello Sanna nonché zio di Bentornato 1°-2°-3° e 4° ed Emanuele Demuro che si
lamenta della panchina adducendo che la famiglia Bentornato potrebbe avere già
i requisiti per partecipare ad un torneo di calcetto permettendogli di avere lo
spazio che merita. Da annoverare una folta rappresentanza di ultras giunta ad
insultare Sandro Fadda per non aver presieduto alla sassaiola contro i tifosi
dell’Olbia e il fondaTore della famiglia Bentornato The ex President Pinna. Si
parte, ma noi non ci rendiamo conto forse ingannati dal forte vento che non ci
fa sentire il fischio d’inizio e l’avvio per noi è tragicomico nel quale
Bentornato 2° Cassano non si intende col fratello Bentornato 3° Corongiu,per
fortuna il vatusso Sandro Fadda dall’alto si avvede di tal situazione
pericolosa e per rimediare spedisce la palla in rete ma nella porta sbagliata
facendo il più classico degli autogol con Bentornato 1° Spanu incolpevole che
può solo guardare. Il mister si guarda intorno e non può far altro che urlare
“Bentornatoooo” lasciando perplessi gli innumerevoli accorsi , ma facendo
voltare e accorrere al suo capezzale contemporaneamente cinque persone che
aspettano di essere fustigati. Sembrerebbe l’avvio di una partita venduta e per
far rifiorire le aride casse Planet la cosa non sarebbe male ma denari non se
né vedono per cui si gioca. Si rimette palla al centro come l’attimo prima e si
ri-parte e come per magia la Planet spinta dal vento contrario inizia qualche
timido fraseggio per trasformarsi in una serie di azioni ficcanti dove prima
manchiamo la segnatura con una clamorosa occasione di Max che anziché
utilizzare il cricchetto per spingere la palla in gol si annoda con le gambe per dimostrare ai
portotorresi che in quanto a gasse non è secondo a nessuno e poi si và ad
impattare la partita con un missile terra aria di Angioi bravo a sfruttare un
faccia illuminata dell’accoppiata bianco-nera Max-Brundu. Gli avversari si rendono
pericolosi con due punizioni fotocopia che vanno a terminare appena alte sopra
la traversa con Pastore che guarda, annota la balistica e aspetta il suo turno. Il primo tempo scivola
via liscio, con sprazzi di bel gioco e trame pregevoli, a dispetto del
ventaccio, da parte di entrambe le formazioni che denotano di meritare
ampiamente la posizione acquisita in classifica e il buon arbitro decreta la
fine della prima frazione sul risultato di Planet 1 Deportivo 1 . Secondo tempo e subito
dentro Emanuele e Cherlie Temple Luiu che leva le ballerine e per elevare la sfida, se mai ci fosse bisogno, presenzia
nella versione Dirceu Gaspao, ottima la sua prestazione e il suo tempismo, per
Agostam e Bentornato 2° Cassano che dopo un avvio timido si riprende a pieno
titolo la fascia sinistra. La seconda fase di gioco ci vede a favore di vento,
ma come è successo nel primo tempo agli avversari il vantaggio non si evidenzia
in termini di occasioni da goal , infatti la palla staziona stabilmente a metà
campo o nei giardini circostanti non permettendomi di fare una cronaca
dettagliata e totalmente attendibile della seconda frazione. Da segnalare, per
quanto visto, una pregevole azione di Pastore che in pieno controllo del corpo
con un sombrero sull’avversario sposta palla dal piede sinistro al piede destro
per scaricare una bordata che per un inezia non va a finire in rete. La partita
si avvia stancamente alla fine e proprio nei cinque minuti finali assistiamo ai
fuochi d’artificio tanto attesi, dapprima gli ospiti son bravi a sfruttare una ripartenza e con due
tocchi servono il loro avanti che con una stoccata chirurgica va a depositare
nel sette la rete del vantaggio. Poi gli arancio quando ormai si è entrati
nell’ultimo giro di lancette si procurano una punizione sulla trequarti, ma con
il vento forza cento e come essere a due passi dalla linea di porta, dove
Pastore ormai phonato dalla brezza e mesciato dalla polvere mette a
disposizione tutta la sua classe e destrezza per levare la ragnatela
dall’incrocio e sancire la fine delle ostilità. Planet 2 Deportivo 2. Da segnalare
la crescita mentale e di condizione di tutta la rosa a disposizione con prove
confortanti di chi per ragioni personali o tecniche ha avuto meno spazio. Infine,
a tergo, in un girone dove abbiamo quasi sempre vinto o perso terminiamo con un
pareggio ottenuto contro la seconda della classe che ci dà lo slancio, forza,
determinazione ed entusiasmo per affrontare la seconda fase che ci vedrà
opposti alle vecchissime conoscenze di English Centre United e Caracas, vecchie
degli Amici di Codrongianos e alle sfide inedite con Olimpia Sassari e
Pattadese. Proprio quest’ultima sarà la nostra prima rivale e la cosa vien da
sé che bisogna giocarla col coltello fra i denti e speranzosi di avere tutta la
rosa a disposizione. Vi lascio citando il nostro main sponsor, nonché unico, che
per l’occasione ha arricchito il nostro ricco buffet con lardo, salsiccia e
focaccia al fumo nero augurandoci un grosso in bocca al lupo per il proseguo(crepi)
e utilizzando il banditore tutto fare son Sandro Fadda vendendoci una miriade
di biglietti della lotteria pasquale auspicandoci la vittoria del primo premio
che garantisce un tagliando e una revisione gratuita, presso l’altro nostro sponsor, officina Pirasa
per essere pronti e funzionanti per la prossima avventura.
mercoledì 26 marzo 2014
Nell'agro di Florinas il Pastore detta legge...
Per questa entusiasmante partita partiamo dalla fine ringraziando ed elogiando gli ottimi e combattivi ragazzi di Florinas ,
per il terzo tempo dedicatoci alla fine di una gara combattuta e serrata, come
da pronostico, ma contraddistinta da sano agonismo e momenti di puro fair-play
determinati dalla voglia di superarsi a
vicenda nel rispetto delle regole. Detto questo partiamo
con la cronaca della gara, gli uomini di Sgareriksson ,che si riprende lo
scettro della squadra, si ritrovano con la voglia e lo spirito di dimenticare la
figuraccia rimediata la settimana precedente e la determinazione di staccare il
pass per i play-off, che rappresenta
l’obiettivo stagionale, senza dimenticare come direbbe Conte” da dove siamo partiti ovvero
il settimo posto della passata stagione”. Per far questo il nostro Super-uomo, non
solo per dimensioni, Sgareriksson può far nuovamente affidamento su parte dello
zoccolo duro della squadra infatti dopo un turno di stop rientrano dalla squalifica Capitan
Murittu, scusate faccio solo gol pesanti Pastore e il suo fido Paoletto , ma di
contro un virus di astensionismo misto ad impegni di lavoro gli fa perdere parte della rosa a
disposizione. Il Mister mostra tutta la sua sicurezza e tranquillità, prima
studiando gli avversari nella fase pre-gara , poi osservando noi nella fase di riscaldamento
mista a cazzeggio per annunciare gli
unici undici che ha a disposizione da mandare in campo. Si parte con un
4-1-3-1-1 flessibile con Tan e Tag a prezzi da usura, per passare a moduli visti
solo in guerre stellari e Capitan Harlock, perché la tattica è quella di imbrigliare,confondere e
infine battere gli avversari. Formazione: Sannalatela ritorna tra i pali dopo aver
espiato la sua pena, cogliamo
l’occasione per ringraziare Hulk Spanu che nel mentre lo ha più che degnamente
sostituito, Capitan Murittu riprende in mano la difesa affiancato dal roccioso e
non argilloso della settimana precedente Agostam, esterni Chuk Gaspa Norris noto Socrates a sinistra e Andrea pk Pirasa a
destra, intenditore il procacciatore di colorati Sandro Fadda, centrocampo col trio
Medusa Gabriele, Emanuele , Paoletto,
davanti a loro l’intramontabile Marco Pastore a fare da raccordo all’unica
punta dalle uova d’oro slot machine Mattia. A dirigere, per l’importanza della
gara, viene designato Collina alla fine ottimo il suo operato. La partenza vede le due
squadre timorose, o meglio, rispettose dell’importanza che la gara riveste e il
gioco stagna a centrocampo senza che nessuna delle due riesca a prendere il
sopravvento sull’altra. Sembra la classica partita a scacchi dove entrambe non
vogliono sbagliare la prima mossa. La prima grande occasione capita nei piedi
dei locali ma il loro avanti pur presentandosi solo, seppur defilato, davanti al nostro numero
uno viene ipnotizzato e spara a lato. Dal pericolo scampato la Planet trae la
giusta determinazione e comincia a tessere la propria tela guadagnando
progressivamente metri di campo e mentre la difesa e ben orchestrata da capitan
Murittu il nostro tenore Pastore comincia a menare le danze, andando prima egli
stesso alla conclusione e poi servendo assist all’arrembante Angioi che solo un
intervento prodigioso del portiere di casa gli strozza l’urlo in gola, Mattia e
Paoletto. Mentre si aspetta la fine del tempo arriva l’episodio che cambia
l’inerzia della gara, scusate son Sandro Fadda si appropria della sfera e con
un abile finta di corpo spiazza l’avversario scaricando la sfera a Marco Pastore che in un fazzoletto di terra si
coordina e lascia partire un siluro calciato a modi calcetto o come si dice in
gergo di puntazza che prendendo una parabola ad effetto va a perdere la sua gittata proprio sotto la
sommità della traversa insaccandosi in
rete rendendo vano il tuffo del pur bravo portiere locale. Florinas 0 Planet 1
finalmente scene di giubilo ed esultanza per gli uomini arancio che dopo cinque
minuti vengono mandati a prendere un the caldo. Negli spogliatoi Sgareriksson
non fatica ad avere l’attenzione della squadra che dimostra di avere il giusto
approccio e attenzione alla gara e a parte le raccomandazioni di rito si
rientra in campo pronti a difendere con i denti e le unghie l’importante
vantaggio maturato. Nella ripresa gli avversari sono più pimpanti e premono con
più decisione, avendo anche il vento a favore e consci del fatto che una
sconfitta renderebbe incolmabile il gap in classifica con i ragazzi sassaresi,
ma la Planet rimane sorniona e per nulla spaventata ,forte del risultato
acquisito . Il forcing avversario è costante ma gli arancio ribattono colpo su
colpo, però in una discesa sulla sinistra dell’avanti locale matura l’azione più
clamorosa, infatti scodellando una palla al centro dell’aria il loro avanti
batte a colpo sicuro ma dove non arriva il nostro numero uno arriva capitan
Murittu che si immola alla causa deviando la sfera con la complicità della
mano. Gol sventato ma massima punizione decretata agli avversari e rosso per il
Capitano della Planet. Sulla palla si avventano diversi giocatori avversari e
questo probabilmente fa perdere loro la giusta concentrazione mentre galvanizza
il nostro portierone Sannalatela, che memore del rigore neutralizzato nella
nefasta sfida con l’Ebadottu nonché sua ultima gara, con un balzo felino para
ancora una volta il tiro dagli undici metri. Nuova esultanza Planet regalataci stavolta dal nostro number one che ci permette di mantenere il vantaggio.
L’occasione più ghiotta avuta ma fortunatamente fallita dagli avversari, come
spesso accade, si tramuta in una disfatta locale infatti pur avendo tempo a
disposizione e superiorità numerica, si disuniscono e non creano più
particolari problemi all’ordinata difesa nero-arancio. Anzi la Planet può recriminare avendo ,in fase di ripartenza , le occasioni più limpide con
Mattia che da due passi spara alto con tutto lo specchio a disposizione e
Gabriele che da killer spietato nelle fasi di riscaldamento dai tiri dal limite
si fa ipnotizzare nel momento che conta tirando fuori una non difficile occasione.
Ad onor del vero lo 0 a 2 per i bravi ragazzi di Florinas sarebbe stato un
passivo troppo pesante per l’equilibrio visto in campo. Triplice fischio e
tutti negli spogliatoi ad intonare cori di vittoria con l’orecchio proteso ad
aspettare notizie positive dagli altri campi. Che non tardano ad arrivare dando
la certezza che la squadra-franchigia-comitiva o gruppo del presidente più sgarrupato della storia Ninho
arriva al suo prestigioso traguardo anche se non era nell’immaginario
collettivo arrivarci con una giornata di anticipo, merito della tenacia e
perseveranza delle scelte che spesso hanno fatto discutere ma che si son
rilevate azzeccate per il raggiungimento dell’agognato obiettivo. Da elogiare
tutto il gruppo legato e attaccato ai colori di questa maglia, ma ancora non è
la fase dei ringraziamenti, perché adesso arrivano i play-off e noi possiamo permetterci di giocarli con la
leggerezza di chi non ha niente da perdere ma con la consapevolezza di
voler e poter dire la propria in questo
finale di stagione . Del terzo tempo ufficiale si è già parlato , ma non facendoci
mancare niente ,non falliamo l’appuntamento, ormai abituale, con le tartine birrette , cardinali dell’ Ex Mo.Cafè… che
come da prassi accompagnano i nostri finali
di serata dandoci la giusta ebbrezza per
rientrare a casa consapevoli che il bello sta per iniziare...
mercoledì 19 marzo 2014
Il circense domato dalla bestia nera...
La solita, o quasi, Planet si presenta allo Iacomelli di
Ottava per disputare la gara di ritorno con la pittoresca e istrionica
formazione della Sandalia. La gara dell’andata
si spera possa esser servita da insegnamento agli uomini arancio, per cui si va
negli spogliatoi decisi a dare una scossa decisiva in chiave play-off, sapendo
che la giornata sembrerebbe, sulla carta, a nostro vantaggio essendoci molti
scontri diretti per i posti che contano. Ma i pronostici esistono per essere
smentiti per cui passiamo alla fredda
cronaca. Formazione iniziale da reinventare causa le assenze in contemporanea
per squalifica di Capitan Muritttu, Marco Pastore, Paoletto Brundu e l’amuleto
porta fortuna nonché mentore di Mister Sgareriksson : In porta il drughi Spanu,
difesa a quattro con l’inedita coppia centrale formata da Agostam e Marcello
Sanna, fasce affidate a Ich Gaspar e Pirasa, centrocampo a quattro con Nanni
Piras e Sandro Fadda supportati da slot machine Mattia e Angioi, di punta il torero
Ninho con Oscar Testoni. A disposizione: Demuru, Corongiu ,Alessio Vandi e il redivivo Cassano più una folta
rappresentanza di giocatori squalificati ed infortunati. La disputa ha inizio
ma forse il caldo afoso, le assenze, la goliardia degli avversari fa si che il
gioco e le idee siano molto confuse, annebbiate
e disordinate, le distanze tra i reparti mal rispettate e cosa peggiore in campo
regna un anarchia assoluta mista a un vociare fastidioso che generano una
supponenza che non è altro che un presagio di disfatta collettiva. In questo
scenario apocalittico ,non si sa né come né perché e in maniera del tutto fortuita e senza merito,
passiamo in vantaggio con una conclusione a botta sicura dell'acrobata Ninho che va a
timbrare in maniera consecutiva ormai da svariate giornate. In panchina non si
pensa minimamente che i giochi siano chiusi difatti gli avversari piazzano un
uno-due terrificante con la loro unica punta che crea più di un imbarazzo alla
difesa arancio colta spesso in bambola, di cui il secondo gol seppur nato da
una posizione di sospetto fuorigioco è una perla di rara bellezza, un missile
terra-aria dal limite dell’aria che và a levare la classica ragnatela
dall’incrocio dei pali col nostro portiere incolpevole, per cui l’arbitro
lungimirante fa il bene del calcio non interrompendo l’azione davanti a
siffatta bellezza. La Planet cerca di raccogliere le idee ma il nervosismo la
fa da padrone e nei pochi momenti di lucidità la dea bendata sembra averci
voltato le spalle con pali, traverse o interventi del bravo estremo locale nei
panni di Dino Zoff Espana ‘82. Risultato all’intervallo 2-1 e ai più sembrerebbe
un remake della gara d’andata così cominciano a materializzarsi oscuri presagi.
Si entra negli spogliatoi e mentre gli avversari approfittano per partecipare
ad un classico ajò a ippuntare noi siamo presi a cercare il colpevole della
mesta figura a cui stiamo andando incontro non focalizzando l’attenzione che
gli avversari son dotati di maglia di colore diverso dal nostro e che nonostante
le numerose assenze che annoveriamo sono
alla nostra portata e tutt’altro che irresistibili. Inizia il secondo tempo dove
Corongiu prende il posto di Oscar e Demuro di Marcello Sanna. Si cerca di
cambiare l’inerzia della gara ma tutti i reparti sembrano privi dei propri fari
e gli avversari dopo aver fatto il pieno di luppolo son sempre pericolosi e
grazie ad una prodezza del nostro zebrotto Spanu abile a sventare una doppia conclusione
ravvicinata non subiamo la terza
marcatura. Da parte nostra ci sarebbero alcuni fischi o meglio non fischi da
rivedere con interventi rudi all’interno dell’area che ai più son sembrati
rigori netti però l’allegria e simpatia
degli avversari è tale che non vale la pena e non sarebbe giusto
recriminare su tali episodi . Si tenta il tutto e per tutto trasformando la
difesa a tre inserendo Alessio per Agostam per cercare di dare più forza al
reparto avanzato ma ogni idea purtroppo è vanificata dalla scarsa verve degli
uomini capitanati per l’occasione dall'incantatore di serpenti Ninho. Nel momento che Caressa
parla di migliore in campo Sky, se mai ci fosse stato bisogno, l’avanti locale
sigla la sua pregevolissima tripletta decretando il the end anticipato alla
gara e accaparrandosi a pieno merito il titolo di migliore in campo con tanto
di pallone autografato dai presenti. Sul finire ad onor di cronaca si intravede
la classica azione Planet fatta di un
tocco e via che porta Mattia al gol con una bella palla a girare scoccata dal
limite dell’area che rende meno pesante il passivo ma non l’umore. Si va negli
spogliatoi dove noi continuiamo nella ricerca dei colpevoli mentre i bravi
locali continuano la loro baldoria con tutta la dirigenza che era già in festa
prima di iniziare la gara nel senso che il risultato non avrebbe intaccato la
loro ebbrezza o gusto della vittoria lodevoli. In un sabato sui generis succede
poi che le avversarie meno accreditate sovvertano i pronostici iniziali e diano
più sale e pepe al finale di un campionato avvincente e dopo aver toccato il
cielo con un dito ci riportano con i piedi per terra. Ad ogni caduta bisogna
sapersi rialzare e l’opportunità si presenta
sabato con un impegno tosto ma intrigante contro la nostra diretta
inseguitrice Florinas, per l’occasione son previsti i rientri degli sconfitta
bruciante e mette tutti d’accordo squalificati che ci consentiranno di ricostruire
il telaio della squadra ma nel motore avremo
un pistone in meno infatti il nostro presidente, bomber, amico Ninho
Maravilia Vandi intraprenderà una nuova avventura sposando il suo istinto
e passione circense per cui gli facciamo un grosso in bocca al lupo o meglio al leone.
Ps la sconfitta non ci priva del nostro terzo
tempo ,con spettacoli di animazione offerti dal clown Ninho, che come sempre ci riconcilia dopo una bruciante sconfitta e determina che il prossimo impegno sarà tutta
un’altra storia sempre a tinte nero-arancio.
mercoledì 12 marzo 2014
Non ci resta che ridere …
Trasferta insidiosa in casa Planet che si appresta ad
affrontare la scorbutica squadra di Ozieri conosciuta nell’ambiente più che per
il calcio giocato per i calci e il gioco duro al limite del regolamento,gli
arancio si presentano pronti a dar battaglia e a vender cara la pelle nonché
vogliosi di riscattare la bruciante sconfitta dell’andata e desiderosi di
consolidare la propria posizione in classifica. La formazione non prevede
grossi stravolgimenti e il Mister
appronta l’ormai consolidato e collaudato 4-1-3-2 così schierato : The Burger King Spanu in porta, centrali il granitico Agostam alla
sua prima trasferta in quel di San Nicola coadiuvato dal consueto compagno di
reparto Capitan Murittu ,laterali Manuele Demuro a sinistra e Andrea Vespiglia
Pirasa a destra,davanti la difesa il baritono invasato di scusate son Sando
Fadda. Centrocampo con la classe di camparihno Pastore a dettare i tempi di gioco
spalleggiato dal duetto dalle mille risorse Paoletto Brundu e Gabriele Angioi.
In avanti il duo cacao meraviglhiao Ninho Vandi con Super Mattia Ferioman
Deliperi. A disposizione oltre al Mister Sgarellao troviamo: Testoni,Nanni
Michael Piras ,la bionda boccolosa più famosa della Sardegna Ich Gaspar Nusa al
suo rientro e per onor di firma German Kempes. Pronti via e gli avversari non
nascondono il proprio credo colpendo duro a ripetizione i nostri giocatori più
funambolici ,la nostra tecnica è superiore ma la loro tattica ostruzionistica
fa si che il primo tempo termini a reti inviolate nonostante un palo colpito
dal nostro sempre verde Marco Pastore con un tiro insidioso scoccato
dall’altezza del calcio d’angolo e una proverbiale veronica di Mattia che lambisce
il palo a portiere battuto. Il resto è pura accademia Planet nel gestire la
gara e tenere a freno i bollenti spiriti per far si che una gara di calcio non si
trasformi in pura gazzarra. Si rientra negli spogliatoi consci che il risultato
è a portata di mano ma memori delle ingenuità patite nel girone d’andata si è cauti
nell’affrontare come gestire il secondo tempo. La tattica giusta sembrerebbe
quella di aspettare l’occasione propizia senza dover dare il fianco
all’avversario. Mister Sgarellao cerca col suo taccuino ormai imbrattato di
schemi di definire quello vincente catechizzando a dovere tutti i giocatori e
impartendo ogni singolo movimento da
effettuare in campo. Inizia la seconda fase ,sulla falsa riga della
prima,Gabriele che subisce il centesimo fallo,Pastore che viene continuamente
tirato per la maglietta,i due puntero minacciati ogni qual volta prendono
palla,ma noi dalla nostra abbiamo Sandro Fadda che è pronto ad iniziare una
faida in terra nemica anche se sembra predicare nel deserto. La Planet ha sempre il baricentro alto e
il controllo delle azioni ed in una di queste passa meritatamente in vantaggio
con l’ormai ritrovato Ninho che grazie ad un imbucata si trova a tu per tu col
portiere per trafiggerlo freddamente tra le braccia protese in un vano tuffo. A
questo punto succede una situazione tragicomica, forse dettata dal clima
carnevalesco, nel quale un giocatore di casa in pieno rispetto del fair-play cerca di far fallo al nostro bomber nonostante
abbia già segnato e sia esultante braccia al cielo e non contento di ciò rifila
una manata al nostro tamburino Paoletto. Morale Planet avanti 1-0 e dieci
contro dieci in quanto l’arbitro è costretto ad esibire due cartellini
rossi,uno all’avversario reo di aver dato un pugno a Paoletto e uno proprio a
quest’ultimo per essersi prestato come pungiball inerme all’avversario. Il gol non fiacca l'animosità
Planet che è pronta e affila le armi per la corrida finale. Peccato che gli avversari non si dimostrino dei veri tori,son pronti ad
offendere ogni qual volta l’arbitro è voltato, ed agnellini quando l’arbitro è
vicino ma sopratutto polli nell’occasione del raddoppio che li vede tutti
protesi in avanti per farsi trafiggere nella più classica azione di contropiede
dall’abilità del leprotto Mattia. A questo punto Sgareriksson decreta che può
bastare così,inserendo la calma olimpica di Nanni Piras per salvaguardare,dalla
caccia all’uomo, il nostro patrimonio dell’umanità Ninho . Tra una protesta,un ennesimo
calcione rifilato a Gabriele,contropiedi sbagliati e fuorigioco mal applicati o
mal fischiati si arriva alla fine dove il direttore di gara concede un rigore
generoso ai tutti neri di Ozieri che segnano e ci danno la certezza che Fabio
era presente al campo. Triplice fischio,strette di mano come da copione e
arrivederci al prossimo anno. La Planet ,dopo aver calato il poker di vittorie in
quel di San Mauro ,saluta Ozieri con la classica manita e si riscopre essere
una delle squadre più vincenti del girone di ritorno e per festeggiare ciò ,col
cinghiale sul cofano, ci dirigiamo ad affrontare la prova più impegnativa, il
terzo tempo nel consueto Ex.Mo Cafè sapendo di avere ancora l’asso nella manica
da calare,il nostro Ich Gaspar Nusa che
prende in mano la situazione e ci trasporta dritti dritti in un fiume ambrato senza ritorno … O meglio, al calar delle tenebre a casa si
rientra,con quella leggerezza di avere un altro scalpo in mano e litri di
alcool in corpo per cui “Non ci resta che ridere …”
mercoledì 26 febbraio 2014
3 punti e niente più...
La Planet si
presenta al campo di San Mauro con tutti i favori del pronostico, voi perché è
reduce da tre limpide vittorie ed è lanciata alla rincorsa ai posti che contano,
voi perché incontra la cenerentola del girone ultima con soli 4 punti al suo
attivo. Sgarerikson venendo meno al suo credo vara una formazione inedita ,attuando
un ampio turnover, schierando in campo i seguenti 11 : Lu Ferrigno incredibile
Hulk Spanu in porta,centrali scusate son Sandro Fadda con Agostam,laterali
Andrea Pirasa a destra, German broglio Cassano a sinistra,intenditore Manuele
Demuro. Centrocampo consolidato a tre con scusate 2 sono il vero ed inimitabile Marco Pastore a fare da chioccia ai suoi
discepoli Paoletto Brundu e Mattia Deliperi. In avanti Oscar Testoni affiancato
da Giuseppe Corongiu. A disposizione milioni a buttare capitan Murittu,Nanni
Piras,Ninho Maravilla Vandi,Alessio Vandi e Gabriele Angioi(che fino ad inizio
gara è dato per disperso forse attratto
dai night del posto o distratto dalla voglia di fare business nella zona
industriale di Usini 2 capannoni 2 o più verosimilmente prestatosi come
aiutante dei ricercatori di asparagi del luogo). Si parte e si aspetta la
solita Planet sorniona schiaccia sassi
da primi tempi ma col passare dei minuti si avverte che la squadra ha perso la sua
vivacità e verve risultando passiva e abulica non rispettando le giuste
distanze tra i reparti per esporsi troppo facilmente agli attacchi locali. Il
cafè ottocento intuisce che nello scacchiere di Sgarerikson qualche pedina è
fuori posto per cui da timorosa comincia a tessere la sua tela che la vede
andare alla conclusione per due volte e solo grazie alla scarsa precisione dei
loro avanti non passa meritatamente in vantaggio. Gli arancio provano ad
affondare i colpi ma in maniera disordinata e sterile con poche velleità nell’offendere l’avversario che non
soffre e non manifesta minimamente la
grande distanza maturata in classifica. Dopo aver mancato una facile
conclusione dal duo Corongiu-Testoni per palla avvelenata,l’arbitro, resosi
conto che gli sbadigli superano di gran lunga le belle giocate,manda
stancamente le formazioni al riposo sul più classico dei risultati ad occhiali
0-0 con leggera preferenza per i locali. Nello spogliatoio c’e più animosità
che in campo, Sgarerikson è una furia e non tollera la mosca volare,nei volti
dei giocatori si avverte la delusione di aver sprecato un tempo senza aver
creato nessuna occasione da gol. Mentre all’esterno regna la pace e armonia e i
sostituti cominciano la fase di riscaldamento sperando di essere chiamati in
causa. Inizia la ripresa e si incrociano le dita auspicando di non avere i
soliti dieci minuti di stand by perché aggiunto alla pochezza dei primi 40
minuti sarebbe deleterio e autolesionistico. Invece come da prassi succede quel
che ormai è il nostro tallone di Achille e clamoroso al Cibali gli
avversari a seguito di un azione corale
nel quale concediamo il fianco,spalla,collo,
gambe,mani,distanze sbagliate, scalate errate,diagonali mal riuscite e uscita a
metà strada del nostro estremo subiamo il gol dell’ 1-0. I volti in panchina si
fanno scuri ma al tempo stesso son quelli giusti. Sgarerikson suona la carica e
fa la prima mossa Ninho per Oscar,non male la sua prestazione,ma il nostro
circense indirizza subito la gara su binari diversi dando brio e imprevedibilità
all’attacco. La partita comincia a cambiare e il Mister lo avverte per cui
subito dentro la batteria pesante in serie Angioi,Nanni e Murittu rispettivamente
per Corongiu,Cassano e Troisi. La gara cambia volto e da un incursione del Ninho
nasce un cross rasoterra che Pastore di prima intenzione scarica di collo pieno
un tiro di rara bellezza ristabilendo la parità col portiere incolpevole che può solo
raccogliere la palla dal sacco. Le occasioni adesso fioccano e dopo un miracolo
del numero 1 locale su botta ravvicinata di Ninho il nostro Mister si improvvisa in versione Oronzo Canà scaricando la sua rabbia e irruenza su un
inerme porta di calciotto che viene
scaraventata a terra e risollevata come
se stesse maneggiando uno stuzzica denti tra le mani. Pensando all’accaduto
passiamo in vantaggio con un eurogol di Mattia che in girata dalla linea di
fondo mette con una parabola capolavoro sul secondo palo il gol dell’ 1-2 . Nell’euforia
del festeggiamento ha la peggio capitan
Murittu che viene steso da un montante del funambolico goleador allenato
sapientemente dal suo mentore scusate son Sandro Fadda. Adesso la Planet è arrembante,sciolta
e decisa a chiudere la pratica avendone anche le occasioni non concedendo più
nulla al flebile attacco locale. Comincia a fare giro palla in sicurezza e
evidenzia la sua crescita mentale addormentando la partita con semplici
fraseggi e attaccando con abile maestria non appena l’avversario si distrae
cosi con tre tocchi il grande piccolo Paoletto Brundu si trova a tu per tu con
il portiere e il difensore nel tentativo di evitargli la conclusione non può
far altro che atterrarlo. Rigore solare che il Ninho trasforma nel goal dell’
1-3. Oramai si aspetta solo il triplice fischio che arriva dopo due minuti di
recupero. Pericolo scampato e la corsa continua. Gli avversari da bravi padroni
di casa evidenziando la cortesia che gli abbiamo concesso nel fargli menare la
gara per 50 minuti ci invitano ad un ricco terzo tempo al quale come al solito
partecipiamo molto volentieri non manifestando i soliti cali di tensione al
cospetto di un avversario poco accreditato ed apriamo il viatico di birre che
si consuma nell’ormai consolidata tana dell’ ex.mo.cafè. Ora ci attende una
settimana di pausa per il carnevale anche se oggi eravamo già vestiti a maschera,troppo
brutti per essere veri, per riprendere con l’insidiosa trasferta di Ozieri
pronti a riscattare la bruciante sconfitta dell’andata. Serriamo le fila e pedaliamo Go Planet go.
mercoledì 19 febbraio 2014
Due Volée per una Punizione perfetta … Planet 2 Ardara 1
Nel campo di casa di Baddimannitta si gioca un match molto interessante tra la lanciata Planet Soccer,reduce da due vittoriose trasferte, e la quotatissima Ardara che vuole definitivamente staccare il pass per i play -off. Il pomeriggio è molto caldo nonché ventoso e le tribune annoverano una folta rappresentanza come una partita d’alta classifica vuole . Si inizia ad un orario insolito le 14:30 e la formazione di casa è la seguente: Fabio panzer Spanu in porta(ben tornato), terzino destro Andrea Pirasa, sinistro l’ormai quasi presidente della regione German Kempes Cassano, centrali il roccioso Agostam con capitan Murittu, intenditore scusate son Sandro Fadda, centrocampo a tre formato dalla diga Brundu,dalla classe di Pastore e la vivacità di Angioi. In attacco attenti a quei due Ninho Maravilla Vandi e speedy Mattia. A disposizione: Giuseppe,Oscar,Marcello,Nanni e tutti gli aficionados rotti e squalificati. Si parte con la Planet che ha il solito piglio ed è subito padrona del campo anche se la prima vera palla gol capita nei piedi degli ospiti che con il più classico dei tiri alla viva il parroco vanno a lambire la parte superiore della traversa,mettendo subito in apprensione il nuovo numero uno arancio. Dopo il pericolo scampato inizia il monologo di palle gol dei locali che dimostra ancora una volta la propria supremazia nei primi tempi passando in vantaggio con una magia del Ninho Maravilla Vandi che dopo aver seminato il panico nell’aria ospite scarica una VOLÈE di rara bellezza balistica portando in vantaggio i suoi. Gli arancio non staccano il piede dall’acceleratore e producono azioni in serie con lo stesso Ninho due volte, Brundu di testa e Mattia.Rispetto alle precedenti apparizioni la Planet non riesce, come invece meriterebbe, a raddoppiare e gli avversari guardinghi aspettano tempi migliori. Doppio fischio e si va negli spogliatoi per rinfrescare le menti e sbollire gli animi. Mister Sgareriksson avverte la tensione tra i suoi e adoperando la sua statura prorompente spegne ogni focolaio sul nascere cercando di dare la giusta carica e catechizzandoci ad uno ad uno spiega la tattica per cercare di mantenere alta la concentrazione . Effettua il primo cambio Pirasa per Marcello. Inizia la ripresa e si evince subito che non sarà una passeggiata infatti gli ospiti prendono coraggio e la Planet ha i soliti 10 minuti di sbandamento generalizzato e amnesia totale. Mister Sgareriksson si accorge di ciò e corre ai ripari effettuando un nuovo cambio inserendo il metronomo Nanni per uno spento Mattia.Il cambio non sembra sortire l’effetto sperato difatti la Planet forse per il gran caldo o per aver speso molte energie nel primo tempo subisce il forcing avversario e la rete del pari arriva con un abile PUNIZIONE a girare la barriera che trova il nostro estremo leggermente impreparato. Palla nel sacco 1-1 e inizia una nuova gara. La partita si fa vibrante, ricca di capovolgimenti di fronte ,pur non essendoci grosse occasioni da gol. Le più clamorose passano per i piedi di Ninho e Angioi ma si rimane sul punteggio fissato di 1-1. Quando la contesa sembra ormai incanalata sul risultato di parità si vede la più bell’azione della gara, palla a Nanni che con maestria taglia il campo con un lancio calibratissimo da destra a sinistra nel quale con un tempismo perfetto si avventa German in versione Garrincha che di giustezza appoggia all’accorrente Pastore che con una classe infinita accarezza la sfera e di VOLÈE fulmina l’estremo ospite senza colpe. Il gol del 2-1 è un delirio di gioia e abbracci da parte dei ragazzi ormai attempati della Planet che si sente definitivamente pronta a saltare lo step che non la vede ancora vincere contro una big del campionato. Gli avversari diventano una furia ma la Planet questa volta non molla la presa e dopo un intervento del body-builder Spanu e una chiusura perfetta di capitan Murittu spreca, con tutti gli ospiti protesi in avanti compreso il portiere, il più classico dei contropiedi. Comunque non c’è più spazio alle recriminazioni perché l’arbitro decreta il The end della partita e lo Start ai festeggiamenti. Dopo aver bagnato la vittoria,una serie di compleanni settimanali a base di spumantino e birra nello spogliatoio ci ritiriamo con il pullman scoperto e un carosello di auto al seguito nel più consueto rifugio Ex.Mo.cafè e il rituale non cambia prese per il culo generalizzate nessuno escluso,fiumi di alcool, varie ed eventuali ricchi premi e cotillon. Paghi del pomeriggio ormai tramutatosi a notte felici,raggianti e col cecio ci ritiriamo per iniziare il weekend in famiglia col sorriso sulle labbra e sopratutto tre punti in saccoccia che fanno ben sperare per il futuro. A voi studio.
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