mercoledì 7 maggio 2014

Rimandati anche in matematica e medicina ...

La Planet si presenta al comunale di Codrongianos con la rosa all’osso ma come suo costume pur nelle difficoltà pronta a vender cara la pelle . La cronaca è troppo ricca di episodi, vedi il risultato, per essere narrata ed è giusto che rimanga nella memoria di chi ha affrontato la gara odierna. Condividiamo solo le due chicche della giornata: La prima che noi non dobbiamo giocare in seguito un turno di coppa perché dobbiamo ancora prendere coscienza della regola che vige, solo ed esclusivamente, nelle coppe europee dove i gol in trasferta valgono doppio perché ragionando in questi termini a fine gara qualcuno, dopo questo risultato roboante, è convinto che avessimo perlomeno pareggiato e io personalmente preferisco farglielo credere. La seconda che all’interno della squadra l’organizzazione deve sapere che abbiamo due medici affermati tal Dottor in minciologia e aliti avvinazzati Sandro so tutto io Fadda e lo specialista Medico in Vespologia Andrea Piras e solo per aver individuato uno stato di stitichezza dell’arbitro odierno e l’averlo invitato ad andare a cagare non possono esser allontanati dal campo, per abuso della professione,  senza che perlomeno venga apprezzata la bontà del loro giudizio di natura essenzialmente scientifica. Per giustezza diamo atto alla doppietta di Mattia, al ritorno al gol di Max e al battesimo tra i marcatori di Alex Chiodino come note positive, lamentando, purtroppo,  l’ennesimo infortunio serio di un nostro atleta nonché giocatore cardine e imprescindibile, dentro e fuori dal campo, Marco Pastore al quale rivolgiamo il più grosso in bocca al lupo per essere al nostro fianco al più presto possibile. Infine ma non per importanza ringrazio pubblicamente i dodici leoni, poi undici, dieci, nove, otto di sabato che si sono battuti per la causa Planet  che per l’occasione perdono il loro nick name per dar risalto alla loro vera identità di uomini, prima che di giocatori, che non può venir offuscata da un risultato negativo: Fabio Spanu, Marcello Sanna, Germano Cassano, Alessandro Chiodino, Agostino Troisi, Daniele Murittu, Mattia Deliperi, Sandro Fadda, Max, Marco Pastore, Alessio Vandi e Andrea Piras. Aspettando il digestivo di sabato possiamo chiedere il contoooooooo ….

mercoledì 30 aprile 2014

La Planet a ripezione d'inglese ...


Chi vince festeggia chi perde spiega: La Planet abbandonata l’idea di vera outsider del girone affronta l’ostica gara odierna con la rinfrancata e lanciata nonché vincitrice dello scorso torneo English Centre United. Il campo della sfida è il comunale di Cargeghe, che per i senatori della Planet  è memore di un epico duello contro l’allora Emmebi Football che ebbe come epilogo il più amaro della decennale storia sassarese relegandoci ad un bruciante seconda posizione, non meritevole, in campionato, ma oggi l’avversario di turno è rappresentato dai coloni inglesi per cui è tutta un’altra storia. Bisogna dare atto che il calcio British ha sempre il suo fascino e leggerezza, infatti i locali si presentano al campo solo all’ultimo istante come da tradizione, dopo un lauto pranzo probabilmente al Mc Donald’s sicuramente accompagnato dalla bionda per eccellenza. Finalmente si gioca contro nostri pari età che come noi si rifiutano dei ritiri dentro settimana dedicati agli allenamenti per incontrarsi il sabato con l’unico scopo di dare due calci al pallone tra amici ,senza disdegnare il risultato,venerando e aspettando con ansia non il fischio iniziale ma la novella del terzo tempo. Si inizia con la Planet cosi disposta: Sannalatela in porta, difesa affidata a Cherlie quasi Temple Gaspar con Agostam al centro, Kempes Cassano a sinistra e a destra Marcello, perché nel corpo umano esistono gli adduttori, Sanna. Centrocampo una botta di giovinezza Alex Chiodino affiancato però da suo papà incudine Pastore coadiuvato dal martello Paoletto, esterni da una parte slot Deliperi e dall’altra Angioi. Di punta si gioca al buio(ndr Max). A disposizione del Mister Sgarerikson Capitan Murittu e Andrea Pirasa. Ad arbitrare l’incontro Tony Blair coadiuvato dagli assistenti  Margaret  Thatcher e Winston Churchill per l’occasione, entrambi, inspiegabilmente assenti forse osteggiati dal quarto uomo tal Harry Potter della sezione di Pirri.  La prima mezzora è tutta a tinte nero arancio, per l’occorrenza  blu, con azioni ficcanti da destra a sinistra che ci portano alla conclusione a più riprese, prima con Max che sbaglia un gol clamoroso, ma questo non fa testo, poi con Chiodino che dopo una bella incursione si fa ipnotizzare dal portiere, successivamente ancora con una doppia conclusione di Mattia e con il solito tiro beffardo di Pastore che per un non nulla manca la marcatura. Gli abili avversari che fino a quel momento si prestavano al gioco Planet con un cenno del capo cambiano strategia e cominciano a scambiarsi pizzinni di gioco in pura madrelingua inglese mandando in confusione i trasferisti sassaresi. In un attimo si passa dalla mirinzana in forru di Santoni a We are the champions dei Queen. Questo cambiamento genera uno squilibrio ormonale all’unico  fuoriclasse della gara che si atteggia da professionista serio e affermato distribuendo cartellini con relativi scontrini fiscali che decreta la fine del tempo. English 0 Planet 0. La seconda metà di gara nasce sulla falsariga del finale di tempo,dove i locali fanno valere tutta la loro notevole esperienza capendo il nostro punto di rottura infatti a seguito di una tangente al bravo Gaspa a suon di 0.20 promesse a fine gara si fanno consegnar palla al limite dell’aria per segnare il gol dell’ 1-0 cogliendo tutta la difesa arancio in bambola. La Planet avrebbe un occasionissima per poter subito pareggiare i conti ma dopo una serpentina di Chiodino che semina il panico nella difesa locale scarica una palla solo da soffiare aggiungo con qualsiasi parte del corpo, al non so cosa ti è successo Max, che dalla linea di porta riesce incredibilmente a scaraventarla sopra la traversa di qualche metro. Ad oggi una folta rappresentanza di ingegneri  sono ancora impegnati nella galleria del vento per cercare di trovare una spiegazione della traiettoria data alla palla dal colored sassarese che dopo questa conclusione viene bersagliato da numerosi insulti da parte dei compagni di squadra , osannato da un casco di banane dai tifosi locali e apostrofato dai più forbiti avversari che danno la loro sentenza in puro glamour inglese “chisthu va propriu li pedi tondi e lu culu sarraddu”. Dopo questa mega-super-stra-facile palla gol gli oriundi di casa giocano sulle ali dell’entusiasmo facendo valere la loro “giovane età” sciorinando un calcio semplice ma al tempo stesso essenziale ed efficace, che è sinonimo di ordine ed esperienza, fatto di passaggi a modi tiki taka ma senza mai disdegnare la più classica e rinomata per il nostro calcio palla alla viva il parroco, e  in men che non si dica li proietta ad acquisire il doppio vantaggio grazie ad un abile marcatura del loro avanti che pone il The end alla gara. La Planet cerca di reagire,ma non ha né forza né testa, e il muro eretto dai locali è una vera roccaforte capitanata dal loro leader difensivo non con la fascia al braccio ma in maniera molto vintage  sulla testa vincendo tutti i duelli con il nostro attaccante che attraversa un periodo o meglio è sempre stato nero. L’arbitro fischia la fine di una bella partita dai due volti tra due squadre finalmente amatoriali che si son rispettate e divertite in un sabato che trova la giusta collocazione in un bar al centro del paese per gemellare i colori delle maglie e condividere i momenti più belli del match che vedono come da copione finale il più classico dei risultati inglesi English 2 Planet 0. To be or not to be that is the question …

mercoledì 16 aprile 2014

Pochi centimetri che fanno molta differenza ...

La Planet si presenta al Baddimannita  Stadium con l’intento di dimenticare la bruciante sconfitta del turno precedente maturata in quel di Pattada dove rimane ancora vivo il ricordo del gol-no gol non convalidato e del gol annullato per fuorigioco si fuorigioco no, insomma questione di centimetri , che avrebbero reso meno amara la trasferta e ringalluzzito l’avara classifica. Purtroppo, per questo turno,  il gregge rimane incustodito del suo Pastore ,mattatore dell’ultimo periodo, e per il nostro attacco già asfittico dalla partenza del Ninho rappresenta un assenza di peso. Sgareriksson fedele al suo credo guarda gli uomini che ha a disposizione e imbastisce la formazione per cercare di rendere la vita amara ai venezuelani del Caracas che, per la cronaca, hanno spadroneggiato nell’altro girone. Formazione: Sannalatela in porta, difesa affidata a Capitan Murittu che vuole contendere al recordman Angioi il tempo di recupero da una normale influenza fissato in tre settimane, a dare man forte AulinStam Troisi al centro, momendol Cassano a sinistra e a destra sempre più Cherlie Temple Socrates Luiu. Centrocampo con una botta di giovinezza Alex Chiodino affiancato da Paoletto a cui viene affidato il compito di controllare il paraurti di  Angioi a cui viene concessa piena libertà d’azione. Interditore o interfono lo spauracchio di Sandro Fadda. In avanti una volta segnavo Deliperi affiancato da io non ho mai segnato Max. Su quest’ultimo, lasciato rigorosamente all’antidoping, nutriamo ancora seri dubbi se fosse il vero Max o se per la fretta in quel di corte Santa Maria si sia  scambiato il diavolo per l’acqua santa. A disposizione: Marcello, Pirasa per onor di firma e la mascotte Alessio. Si inizia e dopo 40 minuti si può solo apprezzare una conclusione di Mattia che giunto a tu per tu col portiere si fa incantare per sbagliare una facile occasione. Fine di un brutto primo tempo dove rimangono in presse nella mente solo il gran vociare collettivo ,lamentele, proteste inutili e sterili ,attacchi verbali e personali a più riprese al nostro colored e niente più. Morale Coro dell’antoniano 0  voci bianche 0. Nello spogliatoio il Mister cerca di dare la giusta carica indicandoci la strada da seguire perché in tal deserto non è difficile far meglio pur avendo davanti la squadra accreditata alla vittoria finale. Inizia la ripresa sulla falsa riga del primo tempo, la partita è sonnacchiosa noi siamo guardinghi e fin troppo reverenziali al cospetto della prima della classe che non dimostra nulla della sua forza . Il Caracas non fa niente per meritare il vantaggio a parte un timido traversone nel quale con la complicità del nostro estremo che non intendendosi con German Kempes  va a smanacciare una palla innocua proprio sulla schiena dell’almanacco calcistico  facendola lentamente rotolare verso la linea di porta ma prima che la stessa tocchi la linea e men che meno la varchi, questione di centimetri, viene sospinta in calcio d’angolo dallo stesso. Sembrerebbe un azione priva di significato ma è l’azione che decide il match infatti  l’arbitro “ben appostato” sulla trequarti vede in maniera netta e perentoria il gol, per la gioia dei venezuelani che in preda ad una crisi di antisportività generalizzata cominciano ad esultare e a mascherarsi a festa neanche fosse il carnevale di Rio. Si rimette palla al centro con un gol, questa volta sicuramente non gol, sul groppone da recuperare ma non si assiste a niente di che oltre che ad un gioco spezzettato e frammentato, qualche fuorigioco dubbio fischiato per interrompere qualche bella trama  e la baraonda di giocatori urlanti che entrano ed escono a loro piacimento dalla panchina avversaria per decretare il vincitore della corrida di Corrado. Dopo quattro minuti di recupero e tre palloni persi nelle campagnette limitrofe l’arbitro fischia la fine delle ostilità. Adesso gli avversari fanno venia per il gol convalidato e questo sicuramente a livello di stile li fa precipitare e perdere della mia considerazione ma per vincere i campionati bisogna essere furbi e loro hanno dimostrato di esserlo al momento giusto vedendosi proiettati in cima alla classifica. Noi, con la nostra dignità che un pallone non può offuscare, andiamo a rinfrescare le nostre ugole dopo aver stappato le orecchie all’ Ex…Mo cafè dove tra una birretta ed un'altra un paraurti toccato e l’andi e rivieni dei veri macchi sassaresi aspettiamo con ansia l’estrazione del lotto che sancisce la vittoria del secondo e terzo premio della lotteria pasquale e come la tradizione Planet vuole non si smentisce rimanendo tabù l’agognato primo premio . Dopo la lunga presidenza di er Pinna, la breve di Capitan Murittu e l’interregno di el Ninho sotto a chi tocca a sfatare il mito …

mercoledì 9 aprile 2014

Sotto l'acquazzone una sconfitta che brucia ...

La Planet si presenta all’inedita sfida contro la Pattadese con l’entusiasmo che ormai ricercava da oltre un anno quello di girovagare per nuovi campetti di periferia e di confrontarsi con nuove realtà calcistiche. Purtroppo l’attesa, sul primo versante,  è stata vana perché l’impianto di gioco di Pattada, vuoi per le abbondanti  e continuative piogge degli ultimi giorni, vuoi per le dimensioni molto ridotte del rettangolo di gioco mal si sposava per interpretare una partita di calcio con la C maiuscola. Partiamo con la cronaca: Si arriva a Pattada con l’incognita se far disputare la gara o meno, con i ragazzi sassaresi che lasciatosi alle spalle un pallido sole preferirebbero rientrare anticipatamente a casa e i locali che vedono nel loro fortino le giuste condizioni per giocare. La palla passa all’arbitro che memore del chilometraggio fatto da Alghero per giungere in loco trova solo in questo la giusta motivazione per dar vita alla disputa. I ragazzi di Sgarella cominciano a prendere in seria considerazione l’idea che si debba giocare ed iniziano la fase di riscaldamento dove si capisce fin da subito che sarà difficile dar vita ad una bella gara perché le condizioni del terreno col calpestio vanno via via a peggiorare trasformandolo in un autentica risaia con angoli paludosi e vertici melmosi. Ecco allora gli undici che iniziano la gara : Sannalatela in porta, difesa a quattro con il rientrante ma febbricitante Capitan Murittu coadiuvato da Agostam alla sua seconda trasferta fuori dal circondario sassarese, esterni bob cat Pirasa e caterpillar Cassano, davanti la difesa l’onnipresente Sandro Fadda, centrocampo affidato al trio Pastore-Brundu-Angioi. In avanti slot machine Deliperi con l’arrembante dalle polveri bagnate Bruno Max Nieddu. A disposizione : Manuele e Alessio. Si inizia e per gli anziani del gruppo sembrerebbe un déià vu della classiche partite da regionali Planet dove si attacca a testa bassa sembrando che l’unico avversario da vincere sia il tempo. Si è esagitati, carichi oltremisura, si va a mille nonostante il campo sia un pantano e la palla stessa determina che bisogna rallentare e ragionare, rotolando poco e finendo spesso per arrestare, inevitabilmente, la sua corsa nell'acqua. Si creano diverse buone palle gol che non si concretizzano per un inezia o malasorte. Gli avversari dotati di scafandri e cingolati migliori dei nostri rimangono a guardare aspettando la calma dopo la tempesta. Il campo contribuisce perché il gioco sia maschio e gli interventi al limite del regolamento. Dopo 40 minuti di bel calcio Planet si va negli spogliatoi con un pugno di mosche e due spigole pescate dai ragazzi in panchina nel torrente in piena che scorreva ai loro lati. Negli spogliatoi si capisce che le condizioni climatiche non sembrano avvantaggiarci ma si deve cercare di far fronte a tutte le situazioni senza per forza farne una scusante. Si entra per la ripresa ancora più determinati e caparbi di far nostra la partita.  Il Mister appronta la prima sostituzione  di Pirasa per Emanuele. Il match staziona stabilmente nell’acquitrino ospite e per la difesa sassarese sembrerebbe un sabato di relativa tranquillità. Forse questa rilassatezza genera il vero problema infatti a seguito di un volo d’angelo di Capitan Murittu e di una standing ovation per un carpiato stile Cagnotto di Agostam nelle piscine messe a loro disposizione o forse a causa della pioggerellina fitta fitta “chissa chi infondhi un bè”  mista a nebbia che di tanto in tanto faceva capolino, i meccanismi difensivi si inceppano e da un rinvio che va a tagliare il campo da destra a sinistra come nel film tre uomini e una gamba da sotto la sabbia emerge un avanti locale che fulmina l’immobile difesa sassarese. Senza renderci conto e senza merito siamo sotto 1-0. Palla al centro, ci buttiamo in avanti a capofitto  ed in men che non si dica pareggiamo la gara con Max che è abile a sfruttare un assist di Angioi e deposita in gol la più facile delle occasioni, tutti d’accordo tranne l’arbitro che annulla per un fuorigioco millimetrico ai più dubbio o per meglio dire inesistente.  Neanche il tempo di riorganizzare le idee e di materializzare la cocente delusione per il pari non convalidato che da un'altra palla senza nessuna credenziale subiamo il 2-0. Mea culpa di tutta la retroguardia arancio che appare appannata, fragile ed incerta oltremisura. A questo punto Sgarella intuisce la mossa necessaria per sovvertire l’andamento della gara, maschera boccaglio e pinne a tutti, diventando arrembanti seppur disordinati creando con azioni in movimento o con calci da fermo numerose opportunità ma senza raccogliere nessun frutto neanche un barattolino di ricci. I locali, dal canto loro, si dimostrano abili pallanuotisti a proprio agio in queste condizioni limite e arcigni nel mettere sempre il classico piedino per interrompere  in tutte le maniere lecite o illecite le nostre trame di gioco e designati dalla buona sorte dove non arrivano loro c’è sempre una barriera corallina che rallenta il nostro sbarco. Quando si entra negli ultimi cinque minuti e adesso il tempo è  il nostro principale avversario aumentiamo l’arrembaggio con tutti gli effettivi a disposizione e giustamente accorciamo le distanze con Angioi che dall’altezza del dischetto non fallisce la rasoiata del 2-1. Giochiamo gli ultimi tre minuti come i salmoni che devono risalire la corrente e all’ultimo istante da un colpo di testa di Max succede quello che ciascun arbitro non vorrebbe mai trovarsi di fronte la decisione all’ultimo secondo di una palla che aleggia sulla linea di porta gol- non gol senza l'ausilio del giudice di porta. Qualsiasi decisione presa sa che andrà a generare polemiche ma lui si professa ben piazzato e decide in una serata da dimenticare per i ragazzi sassaresi per il non gol decretando la fine delle ostilità. A questo punto siamo come la paranza super impanati dal fango e fritti dall’inatteso risultato. Le aspettative erano tante come la delusione e il rammarico che si respira nello spogliatoio. Il calcio sancisce la sua sentenza nel rettangolo di gioco e bisogna prenderne atto anche se in coscienza si intuisce che in condizioni normali poteva esserci un altro epilogo, ma i se e ma non cambiano la sostanza dei fatti. Dimenticata, o messa a sopire, la cocente sconfitta i ragazzi di Pattada ci invitano nel loro hangar per un interessante terzo tempo a colpi di birra e salsiccia che ristabiliscono l’armonia tra le squadre. Dopo aver fatto il pieno, mestamente, i più si recano all’ Ex.Mo…cafè per leccarsi le ferite e per ricaricare le pile pronti a dar battaglia fin dalla prossima partita che ci vede opposti alla prima del girone blu per cui le motivazioni son facili da trovare. Non si molla fino alla fine …  

mercoledì 2 aprile 2014

Un punto alla Planet, uno al Depo e uno al vento ...






Giornata da gita scolastica e relax mentale per gli uomini arancio dopo l’importante traguardo strappato la settimana precedente nella brillante trasferta di Florinas, ma al Baddimannita stadium non è tempo di bilanci e amarcord  perché l’avversario di turno è lo storico e blasonato Deportivo Turritano anch’esso reduce da un eccellente stagione che l’ha visto primeggiare e contendersi, come ormai da anni, lo scettro del girone con l’altra forza e accreditata alla vittoria finale Ale Castiglia, per cui i presupposti per una gara effervescente e ricca di spunti ci son tutti. La pretattica del nostro Mister è tutta da scoprire si è in attesa di capire se è appagato dal risultato ottenuto o se come a più riprese ha ribadito non gli piace perdere neanche a briscola con gli amici al bar. Sin dalla presentazione della partita si intuisce che non ha intenzione di lasciare niente sul piatto ed è particolarmente incazzato perché la piovosa giornata di venerdì gli ha fatto slittare molte consegne per cui senza scherzare manda tutti a scaldare senza annunciare gli undici da mandare in campo. L’arbitro incombe e richiede la lista gara per cui  consegnata la distinta svelato il mistero e svelata la formazione :Bentornato 1° Fabio in porta, Bentornato 2° Cassano a sinistra Andrea Cremonini 50 Special Pirasa a destra, centrali i due vatussi Fadda con  Agostam, centrocampo a quattro ,sulle fasce Bentornato 3° Corongiu a sinistra, a destra lo stakanovista Angioi, in cabina di regia Marco new look Pastore con il guardia spalle Paoletto. In avanti la coppia più variopinta del campionato che hanno dato vita ad una celeberrima barzelletta della mia infanzia Tor…nado Bianco con no rimasto Nero…Max, tra l’altro il primo cugino di primo grado di Bentornato 1°-2° e 3°. A disposizione a parte tanto vento, il cronista ed il Mister abbiamo Cherlie Gaspa Temple nella versione riccioli d’oro, Marcello Sanna nonché zio di Bentornato  1°-2°-3° e 4° ed Emanuele Demuro che si lamenta della panchina adducendo che la famiglia Bentornato potrebbe avere già i requisiti per partecipare ad un torneo di calcetto permettendogli di avere lo spazio che merita. Da annoverare una folta rappresentanza di ultras giunta ad insultare Sandro Fadda per non aver presieduto alla sassaiola contro i tifosi dell’Olbia e il fondaTore della famiglia Bentornato The ex President Pinna. Si parte, ma noi non ci rendiamo conto forse ingannati dal forte vento che non ci fa sentire il fischio d’inizio e l’avvio per noi è tragicomico nel quale Bentornato 2° Cassano non si intende col fratello Bentornato 3° Corongiu,per fortuna il vatusso Sandro Fadda dall’alto si avvede di tal situazione pericolosa e per rimediare spedisce la palla in rete ma nella porta sbagliata facendo il più classico degli autogol con Bentornato 1° Spanu incolpevole che può solo guardare. Il mister si guarda intorno e non può far altro che urlare “Bentornatoooo” lasciando perplessi gli innumerevoli accorsi , ma facendo voltare e accorrere al suo capezzale contemporaneamente cinque persone che aspettano di essere fustigati. Sembrerebbe l’avvio di una partita venduta e per far rifiorire le aride casse Planet la cosa non sarebbe male ma denari non se né vedono per cui si gioca. Si rimette palla al centro come l’attimo prima e si ri-parte e come per magia la Planet spinta dal vento contrario inizia qualche timido fraseggio per trasformarsi in una serie di azioni ficcanti dove prima manchiamo la segnatura con una clamorosa occasione di Max che anziché utilizzare il cricchetto per spingere la palla in gol  si annoda con le gambe per dimostrare ai portotorresi che in quanto a gasse non è secondo a nessuno e poi si và ad impattare la partita con un missile terra aria di Angioi bravo a sfruttare un faccia illuminata dell’accoppiata bianco-nera  Max-Brundu. Gli avversari si rendono pericolosi con due punizioni fotocopia che vanno a terminare appena alte sopra la traversa con Pastore che guarda, annota la balistica e  aspetta il suo turno. Il primo tempo scivola via liscio, con sprazzi di bel gioco e trame pregevoli, a dispetto del ventaccio, da parte di entrambe le formazioni che denotano di meritare ampiamente la posizione acquisita in classifica e il buon arbitro decreta la fine della prima frazione sul risultato di  Planet 1 Deportivo 1 . Secondo tempo e subito dentro Emanuele e Cherlie Temple Luiu che leva le ballerine e per elevare  la sfida, se mai ci fosse bisogno, presenzia nella versione Dirceu Gaspao, ottima la sua prestazione e il suo tempismo, per Agostam e Bentornato 2° Cassano che dopo un avvio timido si riprende a pieno titolo la fascia sinistra. La seconda fase di gioco ci vede a favore di vento, ma come è successo nel primo tempo agli avversari il vantaggio non si evidenzia in termini di occasioni da goal , infatti la palla staziona stabilmente a metà campo o nei giardini circostanti non permettendomi di fare una cronaca dettagliata e totalmente attendibile della seconda frazione. Da segnalare, per quanto visto, una pregevole azione di Pastore che in pieno controllo del corpo con un sombrero sull’avversario sposta palla dal piede sinistro al piede destro per scaricare una bordata che per un inezia non va a finire in rete. La partita si avvia stancamente alla fine e proprio nei cinque minuti finali assistiamo ai fuochi d’artificio tanto attesi, dapprima gli ospiti son  bravi a sfruttare una ripartenza e con due tocchi servono il loro avanti che con una stoccata chirurgica va a depositare nel sette la rete del vantaggio. Poi gli arancio quando ormai si è entrati nell’ultimo giro di lancette si procurano una punizione sulla trequarti, ma con il vento forza cento e come essere a due passi dalla linea di porta, dove Pastore ormai phonato dalla brezza e mesciato dalla polvere mette a disposizione tutta la sua classe e destrezza per levare la ragnatela dall’incrocio e sancire la fine delle ostilità. Planet 2 Deportivo 2. Da segnalare la crescita mentale e di condizione di tutta la rosa a disposizione con prove confortanti di chi per ragioni personali o tecniche ha avuto meno spazio. Infine, a tergo, in un girone dove abbiamo quasi sempre vinto o perso terminiamo con un pareggio ottenuto contro la seconda della classe che ci dà lo slancio, forza, determinazione ed entusiasmo per affrontare la seconda fase che ci vedrà opposti alle vecchissime conoscenze di English Centre United e Caracas, vecchie degli Amici di Codrongianos e alle sfide inedite con Olimpia Sassari e Pattadese. Proprio quest’ultima sarà la nostra prima rivale e la cosa vien da sé che bisogna giocarla col coltello fra i denti e speranzosi di avere tutta la rosa a disposizione. Vi lascio citando il nostro main sponsor, nonché unico, che per l’occasione ha arricchito il nostro ricco buffet con lardo, salsiccia e focaccia al fumo nero augurandoci un grosso in bocca al lupo per il proseguo(crepi) e utilizzando il banditore tutto fare son Sandro Fadda vendendoci una miriade di biglietti della lotteria pasquale auspicandoci la vittoria del primo premio che garantisce un tagliando e una revisione gratuita,  presso l’altro nostro sponsor, officina Pirasa per essere pronti e funzionanti per la prossima avventura.


mercoledì 26 marzo 2014

Nell'agro di Florinas il Pastore detta legge...

Per questa entusiasmante partita partiamo dalla fine ringraziando ed elogiando  gli ottimi e combattivi ragazzi di Florinas , per il terzo tempo dedicatoci alla fine di una gara combattuta e serrata, come da pronostico, ma contraddistinta da sano agonismo e momenti di puro fair-play determinati  dalla voglia di superarsi a vicenda nel rispetto delle regole. Detto questo partiamo con la cronaca della gara, gli uomini di Sgareriksson ,che si riprende lo scettro della squadra, si ritrovano con la voglia e lo spirito di dimenticare la figuraccia rimediata la settimana precedente e la determinazione di staccare il pass per i play-off,  che rappresenta l’obiettivo stagionale, senza dimenticare  come direbbe Conte” da dove siamo partiti ovvero il settimo posto della passata stagione”. Per far questo il nostro Super-uomo, non solo per dimensioni, Sgareriksson può far nuovamente affidamento su parte dello zoccolo duro della squadra infatti dopo un turno di stop rientrano dalla squalifica Capitan Murittu, scusate faccio solo gol pesanti Pastore e il suo fido Paoletto , ma di contro un virus di astensionismo misto ad impegni di lavoro  gli fa perdere parte della rosa a disposizione. Il Mister mostra tutta la sua sicurezza e tranquillità, prima studiando gli avversari nella fase pre-gara , poi osservando noi nella fase di riscaldamento mista  a cazzeggio per annunciare gli unici undici che ha a disposizione da mandare in campo. Si parte con un 4-1-3-1-1 flessibile con Tan e Tag a prezzi da usura, per passare a moduli visti solo in guerre stellari e Capitan Harlock, perché  la tattica è quella di imbrigliare,confondere e infine battere gli avversari. Formazione:  Sannalatela ritorna tra i pali dopo aver espiato la sua pena,  cogliamo l’occasione per ringraziare Hulk Spanu che nel mentre lo ha più che degnamente sostituito, Capitan Murittu riprende in mano la difesa affiancato dal roccioso e non argilloso della settimana precedente Agostam, esterni Chuk  Gaspa  Norris  noto Socrates a sinistra e Andrea pk Pirasa a destra, intenditore il procacciatore di colorati Sandro Fadda, centrocampo col trio Medusa  Gabriele, Emanuele , Paoletto, davanti a loro l’intramontabile Marco Pastore a fare da raccordo all’unica punta dalle uova d’oro slot machine Mattia. A dirigere, per l’importanza della gara, viene designato  Collina alla fine  ottimo il suo operato. La partenza vede le due squadre timorose, o meglio, rispettose dell’importanza che la gara riveste e il gioco stagna a centrocampo senza che nessuna delle due riesca a prendere il sopravvento sull’altra. Sembra la classica partita a scacchi dove entrambe non vogliono sbagliare la prima mossa. La prima grande occasione capita nei piedi dei locali ma il loro avanti pur presentandosi  solo, seppur defilato, davanti al nostro numero uno viene ipnotizzato e spara a lato. Dal pericolo scampato la Planet trae la giusta determinazione e comincia a tessere la propria tela guadagnando progressivamente metri di campo e mentre la difesa e ben orchestrata da capitan Murittu il nostro tenore Pastore comincia a menare le danze, andando prima egli stesso alla conclusione e poi servendo assist all’arrembante Angioi che solo un intervento prodigioso del portiere di casa gli strozza l’urlo in gola, Mattia e Paoletto. Mentre si aspetta la fine del tempo arriva l’episodio che cambia l’inerzia della gara, scusate son Sandro Fadda si appropria della sfera e con un abile finta di corpo spiazza l’avversario scaricando la sfera  a Marco Pastore che in un fazzoletto di terra si coordina e lascia partire un siluro calciato a modi calcetto o come si dice in gergo di  puntazza  che prendendo una parabola ad effetto va a  perdere la sua gittata proprio sotto la sommità  della traversa insaccandosi in rete rendendo vano il tuffo del pur bravo portiere locale. Florinas 0 Planet 1 finalmente scene di giubilo ed esultanza per gli uomini arancio che dopo cinque minuti vengono mandati a prendere un the caldo. Negli spogliatoi Sgareriksson non fatica ad avere l’attenzione della squadra che dimostra di avere il giusto approccio e attenzione alla gara e a parte le raccomandazioni di rito si rientra in campo pronti a difendere con i denti e le unghie l’importante vantaggio maturato. Nella ripresa gli avversari sono più pimpanti e premono con più decisione, avendo anche il vento a favore e consci del fatto che una sconfitta renderebbe incolmabile il gap in classifica con i ragazzi sassaresi, ma la Planet rimane sorniona e per nulla spaventata ,forte del risultato acquisito . Il forcing avversario è costante ma gli arancio ribattono colpo su colpo, però in una discesa sulla sinistra dell’avanti locale matura l’azione più clamorosa, infatti scodellando una palla al centro dell’aria il loro avanti batte a colpo sicuro ma dove non arriva il nostro numero uno arriva capitan Murittu che si immola alla causa deviando la sfera con la complicità della mano. Gol sventato ma massima punizione decretata agli avversari e rosso per il Capitano della Planet. Sulla palla si avventano diversi giocatori avversari e questo probabilmente fa perdere loro la giusta concentrazione mentre galvanizza il nostro portierone Sannalatela, che memore del rigore neutralizzato nella nefasta sfida con l’Ebadottu nonché sua ultima gara, con un balzo felino para ancora una volta il tiro dagli undici metri. Nuova esultanza Planet  regalataci stavolta dal nostro number one  che ci permette di mantenere il vantaggio. L’occasione più ghiotta avuta ma fortunatamente fallita dagli avversari, come spesso accade, si tramuta in una disfatta locale infatti pur avendo tempo a disposizione e superiorità numerica, si disuniscono e non creano più particolari problemi all’ordinata difesa nero-arancio. Anzi la Planet  può recriminare avendo ,in fase  di ripartenza , le occasioni più limpide con Mattia che da due passi spara alto con tutto lo specchio a disposizione e Gabriele che da killer spietato nelle fasi di riscaldamento dai tiri dal limite si fa ipnotizzare nel momento che conta tirando fuori una non difficile occasione. Ad onor del vero lo 0 a 2 per i bravi ragazzi di Florinas sarebbe stato un passivo troppo pesante per l’equilibrio visto in campo. Triplice fischio e tutti negli spogliatoi ad intonare cori di vittoria con l’orecchio proteso ad aspettare notizie positive dagli altri campi. Che non tardano ad arrivare dando la certezza che la squadra-franchigia-comitiva o gruppo del presidente più sgarrupato della storia Ninho arriva al suo prestigioso traguardo anche se non era nell’immaginario collettivo arrivarci con una giornata di anticipo, merito della tenacia e perseveranza delle scelte che spesso hanno fatto discutere ma che si son rilevate azzeccate per il raggiungimento dell’agognato obiettivo. Da elogiare tutto il gruppo legato e attaccato ai colori di questa maglia, ma ancora non è la fase dei ringraziamenti, perché adesso arrivano i play-off  e noi possiamo permetterci di giocarli con la leggerezza di chi non ha niente da perdere ma con la consapevolezza di voler  e poter dire la propria in questo finale di stagione . Del terzo tempo ufficiale si è già parlato , ma non facendoci mancare niente ,non falliamo l’appuntamento, ormai abituale, con le tartine  birrette , cardinali dell’ Ex Mo.Cafè… che come da prassi  accompagnano i nostri finali di serata  dandoci la giusta ebbrezza per rientrare a casa consapevoli che il bello sta per iniziare...

mercoledì 19 marzo 2014

Il circense domato dalla bestia nera...


La solita, o quasi, Planet si presenta allo Iacomelli di Ottava per disputare la gara di ritorno con la pittoresca e istrionica formazione della  Sandalia. La gara dell’andata si spera possa esser servita da insegnamento agli uomini arancio, per cui si va negli spogliatoi decisi a dare una scossa decisiva in chiave play-off, sapendo che la giornata sembrerebbe, sulla carta, a nostro vantaggio essendoci molti scontri diretti per i posti che contano. Ma i pronostici esistono per essere smentiti  per cui passiamo alla fredda cronaca. Formazione iniziale da reinventare causa le assenze in contemporanea per squalifica di Capitan Muritttu, Marco Pastore, Paoletto Brundu e l’amuleto porta fortuna nonché mentore di Mister Sgareriksson : In porta il drughi  Spanu, difesa a quattro con l’inedita coppia centrale formata da Agostam e Marcello Sanna, fasce affidate a Ich Gaspar e Pirasa, centrocampo a quattro con Nanni Piras e Sandro Fadda supportati da slot machine Mattia e Angioi, di punta il torero Ninho con Oscar Testoni. A disposizione: Demuru, Corongiu ,Alessio Vandi  e il redivivo Cassano più una folta rappresentanza di giocatori squalificati ed infortunati. La disputa ha inizio ma forse il caldo afoso, le assenze, la goliardia degli avversari fa si che il gioco e  le idee siano molto confuse, annebbiate e disordinate, le distanze tra i reparti mal rispettate e cosa peggiore in campo regna un anarchia assoluta mista a un vociare fastidioso che generano una supponenza che non è altro che un presagio di disfatta collettiva. In questo scenario apocalittico ,non si sa né come né perché e  in maniera del tutto fortuita e senza merito, passiamo in vantaggio con una conclusione a botta sicura dell'acrobata Ninho che va a timbrare in maniera consecutiva ormai da svariate giornate. In panchina non si pensa minimamente che i giochi siano chiusi difatti gli avversari piazzano un uno-due terrificante con la loro unica punta che crea più di un imbarazzo alla difesa arancio colta spesso in bambola, di cui il secondo gol seppur nato da una posizione di sospetto fuorigioco è una perla di rara bellezza, un missile terra-aria dal limite dell’aria che và a levare la classica ragnatela dall’incrocio dei pali col nostro portiere incolpevole, per cui l’arbitro lungimirante fa il bene del calcio non interrompendo l’azione davanti a siffatta bellezza. La Planet cerca di raccogliere le idee ma il nervosismo la fa da padrone e nei pochi momenti di lucidità la dea bendata sembra averci voltato le spalle con pali, traverse o interventi del bravo estremo locale nei panni di Dino Zoff Espana ‘82. Risultato all’intervallo 2-1 e ai più sembrerebbe un remake della gara d’andata così cominciano a materializzarsi oscuri presagi. Si entra negli spogliatoi e mentre gli avversari approfittano per partecipare ad un classico ajò a ippuntare noi siamo presi a cercare il colpevole della mesta figura a cui stiamo andando incontro non focalizzando l’attenzione che gli avversari son dotati di maglia di colore diverso dal nostro e che nonostante le numerose assenze che annoveriamo  sono alla nostra portata e tutt’altro che irresistibili. Inizia il secondo tempo dove Corongiu prende il posto di Oscar e Demuro di Marcello Sanna. Si cerca di cambiare l’inerzia della gara ma tutti i reparti sembrano privi dei propri fari e gli avversari dopo aver fatto il pieno di luppolo son sempre pericolosi e grazie ad una prodezza del nostro zebrotto Spanu  abile a sventare una doppia conclusione ravvicinata  non subiamo la terza marcatura. Da parte nostra ci sarebbero alcuni fischi o meglio non fischi da rivedere con interventi rudi all’interno dell’area che ai più son sembrati rigori netti però l’allegria e simpatia  degli avversari è tale che non vale la pena e non sarebbe giusto recriminare su tali episodi . Si tenta il tutto e per tutto trasformando la difesa a tre inserendo Alessio per Agostam per cercare di dare più forza al reparto avanzato ma ogni idea purtroppo è vanificata dalla scarsa verve degli uomini capitanati per l’occasione dall'incantatore di serpenti  Ninho. Nel momento che Caressa parla di migliore in campo Sky, se mai ci fosse stato bisogno, l’avanti locale sigla la sua pregevolissima tripletta decretando il the end anticipato alla gara e accaparrandosi a pieno merito il titolo di migliore in campo con tanto di pallone autografato dai presenti. Sul finire ad onor di cronaca si intravede la classica azione Planet  fatta di un tocco e via che porta Mattia al gol con una bella palla a girare scoccata dal limite dell’area che rende meno pesante il passivo ma non l’umore. Si va negli spogliatoi dove noi continuiamo nella ricerca dei colpevoli mentre i bravi locali continuano la loro baldoria con tutta la dirigenza che era già in festa prima di iniziare la gara nel senso che il risultato non avrebbe intaccato la loro ebbrezza o gusto della vittoria lodevoli. In un sabato sui generis succede poi che le avversarie meno accreditate sovvertano i pronostici iniziali e diano più sale e pepe al finale di un campionato avvincente e dopo aver toccato il cielo con un dito ci riportano con i piedi per terra. Ad ogni caduta bisogna sapersi rialzare e l’opportunità si presenta  sabato con un impegno tosto ma intrigante contro la nostra diretta inseguitrice Florinas, per l’occasione son previsti i rientri degli sconfitta bruciante e mette tutti d’accordo squalificati che ci consentiranno di ricostruire il telaio della squadra ma nel motore avremo  un pistone in meno infatti il nostro presidente, bomber, amico Ninho Maravilia Vandi intraprenderà una nuova avventura sposando il suo istinto e passione circense per cui gli facciamo un grosso in bocca al lupo o meglio al leone. Ps  la sconfitta non ci priva del nostro terzo tempo ,con spettacoli di animazione offerti dal clown Ninho, che come sempre ci riconcilia dopo una bruciante sconfitta e determina che il prossimo impegno sarà tutta un’altra storia sempre a tinte nero-arancio.

mercoledì 12 marzo 2014

Non ci resta che ridere …


Trasferta insidiosa in casa Planet che si appresta ad affrontare la scorbutica squadra di Ozieri conosciuta nell’ambiente più che per il calcio giocato per i calci e il gioco duro al limite del regolamento,gli arancio si presentano pronti a dar battaglia e a vender cara la pelle nonché vogliosi di riscattare la bruciante sconfitta dell’andata e desiderosi di consolidare la propria posizione in classifica. La formazione non prevede grossi stravolgimenti  e il Mister appronta l’ormai consolidato e collaudato 4-1-3-2 così schierato :  The Burger King Spanu  in porta, centrali il granitico Agostam alla sua prima trasferta in quel di San Nicola coadiuvato dal consueto compagno di reparto Capitan Murittu ,laterali Manuele Demuro a sinistra e Andrea Vespiglia Pirasa a destra,davanti la difesa il baritono invasato di scusate son Sando Fadda. Centrocampo con la classe di camparihno Pastore a dettare i tempi di gioco spalleggiato dal duetto dalle mille risorse Paoletto Brundu e Gabriele Angioi. In avanti il duo cacao meraviglhiao Ninho Vandi con Super Mattia Ferioman Deliperi. A disposizione oltre al Mister Sgarellao troviamo: Testoni,Nanni Michael Piras ,la bionda boccolosa più famosa della Sardegna Ich Gaspar Nusa al suo rientro e per onor di firma German Kempes. Pronti via e gli avversari non nascondono il proprio credo colpendo duro a ripetizione i nostri giocatori più funambolici ,la nostra tecnica è superiore ma la loro tattica ostruzionistica fa si che il primo tempo termini a reti inviolate nonostante un palo colpito dal nostro sempre verde Marco Pastore con un tiro insidioso scoccato dall’altezza del calcio d’angolo e una proverbiale veronica di Mattia che lambisce il palo a portiere battuto. Il resto è pura accademia Planet nel gestire la gara e tenere a freno i bollenti spiriti per far si che una gara di calcio non si trasformi in pura gazzarra. Si rientra negli spogliatoi consci che il risultato è a portata di mano ma memori delle ingenuità patite nel girone d’andata si è cauti nell’affrontare come gestire il secondo tempo. La tattica giusta sembrerebbe quella di aspettare l’occasione propizia senza dover dare il fianco all’avversario. Mister Sgarellao cerca col suo taccuino ormai imbrattato di schemi di definire quello vincente catechizzando a dovere tutti i giocatori e impartendo ogni  singolo movimento da effettuare in campo. Inizia la seconda fase ,sulla falsa riga della prima,Gabriele che subisce il centesimo fallo,Pastore che viene continuamente tirato per la maglietta,i due puntero minacciati ogni qual volta prendono palla,ma noi dalla nostra abbiamo Sandro Fadda che è pronto ad iniziare una faida in terra nemica anche se sembra predicare nel deserto. La Planet ha sempre il baricentro alto e il controllo delle azioni ed in una di queste passa meritatamente in vantaggio con l’ormai ritrovato Ninho che grazie ad un imbucata si trova a tu per tu col portiere per trafiggerlo freddamente tra le braccia protese in un vano tuffo. A questo punto succede una situazione tragicomica, forse dettata dal clima carnevalesco, nel quale un giocatore di casa in pieno rispetto del fair-play  cerca di far fallo al nostro bomber nonostante abbia già segnato e sia esultante braccia al cielo e non contento di ciò rifila una manata al nostro tamburino Paoletto. Morale Planet avanti 1-0 e dieci contro dieci in quanto l’arbitro è costretto ad esibire due cartellini rossi,uno all’avversario reo di aver dato un pugno a Paoletto e uno proprio a quest’ultimo per essersi prestato come pungiball  inerme all’avversario. Il gol non fiacca l'animosità Planet che è pronta e affila le armi per la corrida finale. Peccato che gli avversari  non si dimostrino dei veri tori,son pronti ad offendere ogni qual volta l’arbitro è voltato, ed agnellini quando l’arbitro è vicino ma sopratutto polli nell’occasione del raddoppio che li vede tutti protesi in avanti per farsi trafiggere nella più classica azione di contropiede dall’abilità del leprotto Mattia. A questo punto Sgareriksson decreta che può bastare così,inserendo la calma olimpica di Nanni Piras per salvaguardare,dalla caccia all’uomo, il nostro patrimonio dell’umanità Ninho . Tra una protesta,un ennesimo calcione rifilato a Gabriele,contropiedi sbagliati e fuorigioco mal applicati o mal fischiati si arriva alla fine dove il direttore di gara concede un rigore generoso ai tutti neri di Ozieri che segnano e ci danno la certezza che Fabio era presente al campo. Triplice fischio,strette di mano come da copione e arrivederci al prossimo anno. La Planet ,dopo aver calato il poker di vittorie in quel di San Mauro ,saluta Ozieri con la classica manita e si riscopre essere una delle squadre più vincenti del girone di ritorno e per festeggiare ciò ,col cinghiale sul cofano, ci dirigiamo ad affrontare la prova più impegnativa, il terzo tempo nel consueto Ex.Mo Cafè sapendo di avere ancora l’asso nella manica da calare,il nostro  Ich Gaspar Nusa che prende in mano la situazione e ci trasporta dritti dritti in un fiume  ambrato senza ritorno …  O meglio, al calar delle tenebre a casa si rientra,con quella leggerezza di avere un altro scalpo in mano e litri di alcool in corpo per cui “Non ci resta che ridere …”

mercoledì 26 febbraio 2014

3 punti e niente più...

La Planet si presenta al campo di San Mauro con tutti i favori del pronostico, voi perché è reduce da tre limpide vittorie ed è lanciata alla rincorsa ai posti che contano, voi perché incontra la cenerentola del girone ultima con soli 4 punti al suo attivo. Sgarerikson venendo meno al suo credo vara una formazione inedita ,attuando un ampio turnover, schierando in campo i seguenti 11 : Lu Ferrigno incredibile Hulk Spanu in porta,centrali scusate son Sandro Fadda con Agostam,laterali Andrea Pirasa a destra, German broglio Cassano a sinistra,intenditore Manuele Demuro. Centrocampo consolidato a tre con scusate 2 sono il vero ed inimitabile  Marco Pastore a fare da chioccia ai suoi discepoli Paoletto Brundu e Mattia Deliperi. In avanti Oscar Testoni affiancato da Giuseppe Corongiu. A disposizione milioni a buttare capitan Murittu,Nanni Piras,Ninho Maravilla Vandi,Alessio Vandi e Gabriele Angioi(che fino ad inizio gara è dato per disperso  forse attratto dai night del posto o distratto dalla voglia di fare business nella zona industriale di Usini 2 capannoni 2 o più verosimilmente prestatosi come aiutante dei ricercatori di asparagi del luogo). Si parte e si aspetta la solita Planet  sorniona schiaccia sassi da primi tempi ma col passare dei minuti  si avverte che la squadra ha perso la sua vivacità e verve risultando passiva e abulica non rispettando le giuste distanze tra i reparti  per esporsi  troppo facilmente agli attacchi locali. Il cafè ottocento intuisce che nello scacchiere di Sgarerikson qualche pedina è fuori posto per cui da timorosa comincia a tessere la sua tela che la vede andare alla conclusione per due volte e solo grazie alla scarsa precisione dei loro avanti non passa meritatamente in vantaggio. Gli arancio provano ad affondare i colpi ma in maniera disordinata e sterile con poche  velleità nell’offendere l’avversario che non soffre  e non manifesta minimamente la grande distanza maturata in classifica. Dopo aver mancato una facile conclusione dal duo Corongiu-Testoni per palla avvelenata,l’arbitro, resosi conto che gli sbadigli superano di gran lunga le belle giocate,manda stancamente le formazioni al riposo sul più classico dei risultati ad occhiali 0-0 con leggera preferenza per i locali. Nello spogliatoio c’e più animosità che in campo, Sgarerikson è una furia e non tollera la mosca volare,nei volti dei giocatori si avverte la delusione di aver sprecato un tempo senza aver creato nessuna occasione da gol. Mentre all’esterno regna la pace e armonia e i sostituti cominciano la fase di riscaldamento sperando di essere chiamati in causa. Inizia la ripresa e si incrociano le dita auspicando di non avere i soliti dieci minuti di stand by perché aggiunto alla pochezza dei primi 40 minuti sarebbe deleterio e autolesionistico. Invece come da prassi succede quel che ormai è il nostro tallone di Achille e clamoroso al Cibali gli avversari  a seguito di un azione corale nel quale  concediamo il fianco,spalla,collo, gambe,mani,distanze sbagliate, scalate errate,diagonali mal riuscite e uscita a metà strada del nostro estremo subiamo il gol dell’ 1-0. I volti in panchina si fanno scuri ma al tempo stesso son quelli giusti. Sgarerikson suona la carica e fa la prima mossa Ninho per Oscar,non male la sua prestazione,ma il nostro circense indirizza subito la gara su binari diversi dando brio e imprevedibilità all’attacco. La partita comincia a cambiare e il Mister lo avverte per cui subito dentro la batteria pesante in serie Angioi,Nanni e Murittu rispettivamente per Corongiu,Cassano e Troisi. La gara cambia volto e da un incursione del Ninho nasce un cross rasoterra che Pastore di prima intenzione scarica di collo pieno un tiro di rara bellezza ristabilendo la parità  col portiere incolpevole che può solo raccogliere la palla dal sacco. Le occasioni adesso fioccano e dopo un miracolo del numero 1 locale su botta ravvicinata di Ninho il nostro Mister  si improvvisa in versione Oronzo  Canà  scaricando la sua rabbia e irruenza su un inerme  porta di calciotto che viene scaraventata a terra  e risollevata come se stesse maneggiando uno stuzzica denti tra le mani. Pensando all’accaduto passiamo in vantaggio con un eurogol di Mattia che in girata dalla linea di fondo mette con una parabola capolavoro  sul secondo palo il gol dell’ 1-2 . Nell’euforia del festeggiamento ha la peggio capitan Murittu che viene steso da un montante del funambolico goleador allenato sapientemente dal suo mentore scusate son Sandro Fadda. Adesso la Planet è arrembante,sciolta e decisa a chiudere la pratica avendone anche le occasioni non concedendo più nulla al flebile attacco locale. Comincia a fare giro palla in sicurezza e evidenzia la sua crescita mentale addormentando la partita con semplici fraseggi e attaccando con abile maestria non appena l’avversario si distrae cosi con tre tocchi il grande piccolo Paoletto Brundu si trova a tu per tu con il portiere e il difensore nel tentativo di evitargli la conclusione non può far altro che atterrarlo. Rigore solare che il Ninho trasforma nel goal dell’ 1-3. Oramai si aspetta solo il triplice fischio che arriva dopo due minuti di recupero. Pericolo scampato e la corsa continua. Gli avversari da bravi padroni di casa evidenziando la cortesia che gli abbiamo concesso nel fargli menare la gara per 50 minuti ci invitano ad un ricco terzo tempo al quale come al solito partecipiamo molto volentieri non manifestando i soliti cali di tensione al cospetto di un avversario poco accreditato ed apriamo il viatico di birre che si consuma nell’ormai consolidata tana dell’ ex.mo.cafè. Ora ci attende una settimana di pausa per il carnevale anche se oggi eravamo già vestiti a maschera,troppo brutti per essere veri, per riprendere con l’insidiosa trasferta di Ozieri pronti a riscattare la bruciante sconfitta dell’andata.  Serriamo le fila e pedaliamo Go Planet  go. 

mercoledì 19 febbraio 2014

Due Volée per una Punizione perfetta … Planet 2 Ardara 1

Nel campo di casa di Baddimannitta si gioca un match molto interessante tra la lanciata Planet Soccer,reduce da due vittoriose trasferte, e la quotatissima Ardara che vuole definitivamente staccare il pass per i play -off. Il pomeriggio è molto caldo nonché ventoso e le tribune annoverano una folta rappresentanza come una partita d’alta classifica vuole . Si inizia ad un orario insolito le 14:30 e la formazione di casa è la seguente: Fabio panzer Spanu in porta(ben tornato), terzino destro Andrea Pirasa, sinistro l’ormai quasi presidente della regione German Kempes Cassano, centrali il roccioso Agostam con capitan Murittu, intenditore scusate son Sandro Fadda, centrocampo a tre formato dalla diga Brundu,dalla classe di Pastore e la vivacità di Angioi. In attacco attenti a quei due Ninho Maravilla Vandi e speedy Mattia. A disposizione: Giuseppe,Oscar,Marcello,Nanni e tutti gli aficionados rotti e squalificati. Si parte con la Planet che ha il solito piglio ed è subito padrona del campo anche se la prima vera palla gol capita nei piedi degli ospiti che con il più classico dei tiri alla viva il parroco vanno a lambire la parte superiore della traversa,mettendo subito in apprensione il nuovo numero uno arancio. Dopo il pericolo scampato inizia il monologo di palle gol dei locali che dimostra ancora una volta la propria supremazia nei primi tempi passando in vantaggio con una magia del Ninho Maravilla Vandi che dopo aver seminato il panico nell’aria ospite scarica una VOLÈE di rara bellezza balistica portando in vantaggio i suoi. Gli arancio non staccano il piede dall’acceleratore e producono azioni in serie con lo stesso Ninho due volte, Brundu di testa e Mattia.Rispetto alle precedenti apparizioni la Planet non riesce, come invece meriterebbe, a raddoppiare e gli avversari guardinghi aspettano tempi migliori. Doppio fischio e si va negli spogliatoi per rinfrescare le menti e sbollire gli animi. Mister Sgareriksson avverte la tensione tra i suoi e adoperando la sua statura prorompente spegne ogni focolaio sul nascere cercando di dare la giusta carica e catechizzandoci ad uno ad uno spiega la tattica per cercare di mantenere alta la concentrazione . Effettua il primo cambio Pirasa per Marcello. Inizia la ripresa e si evince subito che non sarà una passeggiata infatti gli ospiti prendono coraggio e la Planet ha i soliti 10 minuti di sbandamento generalizzato e amnesia totale. Mister Sgareriksson si accorge di ciò e corre ai ripari effettuando un nuovo cambio inserendo il metronomo Nanni per uno spento Mattia.Il cambio non sembra sortire l’effetto sperato difatti la Planet forse per il gran caldo o per aver speso molte energie nel primo tempo subisce il forcing avversario e la rete del pari arriva con un abile PUNIZIONE a girare la barriera che trova il nostro estremo leggermente impreparato. Palla nel sacco 1-1 e inizia una nuova gara. La partita si fa vibrante, ricca di capovolgimenti di fronte ,pur non essendoci grosse occasioni da gol. Le più clamorose passano per i piedi di Ninho e Angioi ma si rimane sul punteggio fissato di 1-1. Quando la contesa sembra ormai incanalata sul risultato di parità si vede la più bell’azione della gara, palla a Nanni che con maestria taglia il campo con un lancio calibratissimo da destra a sinistra nel quale con un tempismo perfetto si avventa German in versione Garrincha che di giustezza appoggia all’accorrente Pastore che con una classe infinita accarezza la sfera e di VOLÈE fulmina l’estremo ospite senza colpe. Il gol del 2-1 è un delirio di gioia e abbracci da parte dei ragazzi ormai attempati della Planet che si sente definitivamente pronta a saltare lo step che non la vede ancora vincere contro una big del campionato. Gli avversari diventano una furia ma la Planet questa volta non molla la presa e dopo un intervento del body-builder Spanu e una chiusura perfetta di capitan Murittu spreca, con tutti gli ospiti protesi in avanti compreso il portiere, il più classico dei contropiedi. Comunque non c’è più spazio alle recriminazioni perché l’arbitro decreta il The end della partita e lo Start ai festeggiamenti. Dopo aver bagnato la vittoria,una serie di compleanni settimanali a base di spumantino e birra nello spogliatoio ci ritiriamo con il pullman scoperto e un carosello di auto al seguito nel più consueto rifugio Ex.Mo.cafè e il rituale non cambia prese per il culo generalizzate nessuno escluso,fiumi di alcool, varie ed eventuali ricchi premi e cotillon. Paghi del pomeriggio ormai tramutatosi a notte felici,raggianti e col cecio ci ritiriamo per iniziare il weekend in famiglia col sorriso sulle labbra e sopratutto tre punti in saccoccia che fanno ben sperare per il futuro. A voi studio.