mercoledì 19 marzo 2014

Il circense domato dalla bestia nera...


La solita, o quasi, Planet si presenta allo Iacomelli di Ottava per disputare la gara di ritorno con la pittoresca e istrionica formazione della  Sandalia. La gara dell’andata si spera possa esser servita da insegnamento agli uomini arancio, per cui si va negli spogliatoi decisi a dare una scossa decisiva in chiave play-off, sapendo che la giornata sembrerebbe, sulla carta, a nostro vantaggio essendoci molti scontri diretti per i posti che contano. Ma i pronostici esistono per essere smentiti  per cui passiamo alla fredda cronaca. Formazione iniziale da reinventare causa le assenze in contemporanea per squalifica di Capitan Muritttu, Marco Pastore, Paoletto Brundu e l’amuleto porta fortuna nonché mentore di Mister Sgareriksson : In porta il drughi  Spanu, difesa a quattro con l’inedita coppia centrale formata da Agostam e Marcello Sanna, fasce affidate a Ich Gaspar e Pirasa, centrocampo a quattro con Nanni Piras e Sandro Fadda supportati da slot machine Mattia e Angioi, di punta il torero Ninho con Oscar Testoni. A disposizione: Demuru, Corongiu ,Alessio Vandi  e il redivivo Cassano più una folta rappresentanza di giocatori squalificati ed infortunati. La disputa ha inizio ma forse il caldo afoso, le assenze, la goliardia degli avversari fa si che il gioco e  le idee siano molto confuse, annebbiate e disordinate, le distanze tra i reparti mal rispettate e cosa peggiore in campo regna un anarchia assoluta mista a un vociare fastidioso che generano una supponenza che non è altro che un presagio di disfatta collettiva. In questo scenario apocalittico ,non si sa né come né perché e  in maniera del tutto fortuita e senza merito, passiamo in vantaggio con una conclusione a botta sicura dell'acrobata Ninho che va a timbrare in maniera consecutiva ormai da svariate giornate. In panchina non si pensa minimamente che i giochi siano chiusi difatti gli avversari piazzano un uno-due terrificante con la loro unica punta che crea più di un imbarazzo alla difesa arancio colta spesso in bambola, di cui il secondo gol seppur nato da una posizione di sospetto fuorigioco è una perla di rara bellezza, un missile terra-aria dal limite dell’aria che và a levare la classica ragnatela dall’incrocio dei pali col nostro portiere incolpevole, per cui l’arbitro lungimirante fa il bene del calcio non interrompendo l’azione davanti a siffatta bellezza. La Planet cerca di raccogliere le idee ma il nervosismo la fa da padrone e nei pochi momenti di lucidità la dea bendata sembra averci voltato le spalle con pali, traverse o interventi del bravo estremo locale nei panni di Dino Zoff Espana ‘82. Risultato all’intervallo 2-1 e ai più sembrerebbe un remake della gara d’andata così cominciano a materializzarsi oscuri presagi. Si entra negli spogliatoi e mentre gli avversari approfittano per partecipare ad un classico ajò a ippuntare noi siamo presi a cercare il colpevole della mesta figura a cui stiamo andando incontro non focalizzando l’attenzione che gli avversari son dotati di maglia di colore diverso dal nostro e che nonostante le numerose assenze che annoveriamo  sono alla nostra portata e tutt’altro che irresistibili. Inizia il secondo tempo dove Corongiu prende il posto di Oscar e Demuro di Marcello Sanna. Si cerca di cambiare l’inerzia della gara ma tutti i reparti sembrano privi dei propri fari e gli avversari dopo aver fatto il pieno di luppolo son sempre pericolosi e grazie ad una prodezza del nostro zebrotto Spanu  abile a sventare una doppia conclusione ravvicinata  non subiamo la terza marcatura. Da parte nostra ci sarebbero alcuni fischi o meglio non fischi da rivedere con interventi rudi all’interno dell’area che ai più son sembrati rigori netti però l’allegria e simpatia  degli avversari è tale che non vale la pena e non sarebbe giusto recriminare su tali episodi . Si tenta il tutto e per tutto trasformando la difesa a tre inserendo Alessio per Agostam per cercare di dare più forza al reparto avanzato ma ogni idea purtroppo è vanificata dalla scarsa verve degli uomini capitanati per l’occasione dall'incantatore di serpenti  Ninho. Nel momento che Caressa parla di migliore in campo Sky, se mai ci fosse stato bisogno, l’avanti locale sigla la sua pregevolissima tripletta decretando il the end anticipato alla gara e accaparrandosi a pieno merito il titolo di migliore in campo con tanto di pallone autografato dai presenti. Sul finire ad onor di cronaca si intravede la classica azione Planet  fatta di un tocco e via che porta Mattia al gol con una bella palla a girare scoccata dal limite dell’area che rende meno pesante il passivo ma non l’umore. Si va negli spogliatoi dove noi continuiamo nella ricerca dei colpevoli mentre i bravi locali continuano la loro baldoria con tutta la dirigenza che era già in festa prima di iniziare la gara nel senso che il risultato non avrebbe intaccato la loro ebbrezza o gusto della vittoria lodevoli. In un sabato sui generis succede poi che le avversarie meno accreditate sovvertano i pronostici iniziali e diano più sale e pepe al finale di un campionato avvincente e dopo aver toccato il cielo con un dito ci riportano con i piedi per terra. Ad ogni caduta bisogna sapersi rialzare e l’opportunità si presenta  sabato con un impegno tosto ma intrigante contro la nostra diretta inseguitrice Florinas, per l’occasione son previsti i rientri degli sconfitta bruciante e mette tutti d’accordo squalificati che ci consentiranno di ricostruire il telaio della squadra ma nel motore avremo  un pistone in meno infatti il nostro presidente, bomber, amico Ninho Maravilia Vandi intraprenderà una nuova avventura sposando il suo istinto e passione circense per cui gli facciamo un grosso in bocca al lupo o meglio al leone. Ps  la sconfitta non ci priva del nostro terzo tempo ,con spettacoli di animazione offerti dal clown Ninho, che come sempre ci riconcilia dopo una bruciante sconfitta e determina che il prossimo impegno sarà tutta un’altra storia sempre a tinte nero-arancio.

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