La Planet si
presenta al campo di San Mauro con tutti i favori del pronostico, voi perché è
reduce da tre limpide vittorie ed è lanciata alla rincorsa ai posti che contano,
voi perché incontra la cenerentola del girone ultima con soli 4 punti al suo
attivo. Sgarerikson venendo meno al suo credo vara una formazione inedita ,attuando
un ampio turnover, schierando in campo i seguenti 11 : Lu Ferrigno incredibile
Hulk Spanu in porta,centrali scusate son Sandro Fadda con Agostam,laterali
Andrea Pirasa a destra, German broglio Cassano a sinistra,intenditore Manuele
Demuro. Centrocampo consolidato a tre con scusate 2 sono il vero ed inimitabile Marco Pastore a fare da chioccia ai suoi
discepoli Paoletto Brundu e Mattia Deliperi. In avanti Oscar Testoni affiancato
da Giuseppe Corongiu. A disposizione milioni a buttare capitan Murittu,Nanni
Piras,Ninho Maravilla Vandi,Alessio Vandi e Gabriele Angioi(che fino ad inizio
gara è dato per disperso forse attratto
dai night del posto o distratto dalla voglia di fare business nella zona
industriale di Usini 2 capannoni 2 o più verosimilmente prestatosi come
aiutante dei ricercatori di asparagi del luogo). Si parte e si aspetta la
solita Planet sorniona schiaccia sassi
da primi tempi ma col passare dei minuti si avverte che la squadra ha perso la sua
vivacità e verve risultando passiva e abulica non rispettando le giuste
distanze tra i reparti per esporsi troppo facilmente agli attacchi locali. Il
cafè ottocento intuisce che nello scacchiere di Sgarerikson qualche pedina è
fuori posto per cui da timorosa comincia a tessere la sua tela che la vede
andare alla conclusione per due volte e solo grazie alla scarsa precisione dei
loro avanti non passa meritatamente in vantaggio. Gli arancio provano ad
affondare i colpi ma in maniera disordinata e sterile con poche velleità nell’offendere l’avversario che non
soffre e non manifesta minimamente la
grande distanza maturata in classifica. Dopo aver mancato una facile
conclusione dal duo Corongiu-Testoni per palla avvelenata,l’arbitro, resosi
conto che gli sbadigli superano di gran lunga le belle giocate,manda
stancamente le formazioni al riposo sul più classico dei risultati ad occhiali
0-0 con leggera preferenza per i locali. Nello spogliatoio c’e più animosità
che in campo, Sgarerikson è una furia e non tollera la mosca volare,nei volti
dei giocatori si avverte la delusione di aver sprecato un tempo senza aver
creato nessuna occasione da gol. Mentre all’esterno regna la pace e armonia e i
sostituti cominciano la fase di riscaldamento sperando di essere chiamati in
causa. Inizia la ripresa e si incrociano le dita auspicando di non avere i
soliti dieci minuti di stand by perché aggiunto alla pochezza dei primi 40
minuti sarebbe deleterio e autolesionistico. Invece come da prassi succede quel
che ormai è il nostro tallone di Achille e clamoroso al Cibali gli
avversari a seguito di un azione corale
nel quale concediamo il fianco,spalla,collo,
gambe,mani,distanze sbagliate, scalate errate,diagonali mal riuscite e uscita a
metà strada del nostro estremo subiamo il gol dell’ 1-0. I volti in panchina si
fanno scuri ma al tempo stesso son quelli giusti. Sgarerikson suona la carica e
fa la prima mossa Ninho per Oscar,non male la sua prestazione,ma il nostro
circense indirizza subito la gara su binari diversi dando brio e imprevedibilità
all’attacco. La partita comincia a cambiare e il Mister lo avverte per cui
subito dentro la batteria pesante in serie Angioi,Nanni e Murittu rispettivamente
per Corongiu,Cassano e Troisi. La gara cambia volto e da un incursione del Ninho
nasce un cross rasoterra che Pastore di prima intenzione scarica di collo pieno
un tiro di rara bellezza ristabilendo la parità col portiere incolpevole che può solo
raccogliere la palla dal sacco. Le occasioni adesso fioccano e dopo un miracolo
del numero 1 locale su botta ravvicinata di Ninho il nostro Mister si improvvisa in versione Oronzo Canà scaricando la sua rabbia e irruenza su un
inerme porta di calciotto che viene
scaraventata a terra e risollevata come
se stesse maneggiando uno stuzzica denti tra le mani. Pensando all’accaduto
passiamo in vantaggio con un eurogol di Mattia che in girata dalla linea di
fondo mette con una parabola capolavoro sul secondo palo il gol dell’ 1-2 . Nell’euforia
del festeggiamento ha la peggio capitan
Murittu che viene steso da un montante del funambolico goleador allenato
sapientemente dal suo mentore scusate son Sandro Fadda. Adesso la Planet è arrembante,sciolta
e decisa a chiudere la pratica avendone anche le occasioni non concedendo più
nulla al flebile attacco locale. Comincia a fare giro palla in sicurezza e
evidenzia la sua crescita mentale addormentando la partita con semplici
fraseggi e attaccando con abile maestria non appena l’avversario si distrae
cosi con tre tocchi il grande piccolo Paoletto Brundu si trova a tu per tu con
il portiere e il difensore nel tentativo di evitargli la conclusione non può
far altro che atterrarlo. Rigore solare che il Ninho trasforma nel goal dell’
1-3. Oramai si aspetta solo il triplice fischio che arriva dopo due minuti di
recupero. Pericolo scampato e la corsa continua. Gli avversari da bravi padroni
di casa evidenziando la cortesia che gli abbiamo concesso nel fargli menare la
gara per 50 minuti ci invitano ad un ricco terzo tempo al quale come al solito
partecipiamo molto volentieri non manifestando i soliti cali di tensione al
cospetto di un avversario poco accreditato ed apriamo il viatico di birre che
si consuma nell’ormai consolidata tana dell’ ex.mo.cafè. Ora ci attende una
settimana di pausa per il carnevale anche se oggi eravamo già vestiti a maschera,troppo
brutti per essere veri, per riprendere con l’insidiosa trasferta di Ozieri
pronti a riscattare la bruciante sconfitta dell’andata. Serriamo le fila e pedaliamo Go Planet go.
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